venerdì 28 febbraio 2025

Poliziotti eroi ma carriere bloccate

Decine di poliziotti italiani, distintisi per aver arrestato latitanti e mafiosi di spicco, si trovano oggi a fare i conti con un’amara realtà: le loro carriere sono ferme. Si tratta di agenti che hanno messo a rischio la propria vita in operazioni di straordinaria importanza, ricevendo promozioni per meriti eccezionali. Eppure, quello che doveva essere un riconoscimento si è trasformato in un ostacolo burocratico, lasciando questi professionisti in un limbo professionale.


Il problema dopo l'iniziale promozione

Il problema nasce dopo la promozione iniziale a vice sovrintendente, ottenuta per atti di coraggio come la cattura di boss mafiosi o il salvataggio di vite in situazioni estreme. Una volta raggiunto questo grado, però, la strada verso i successivi avanzamenti – come sovrintendente capo o vice ispettore – si blocca. Le cause? Questioni procedurali e amministrative che, secondo gli agenti, penalizzano chi ha dato lustro alla Polizia di Stato con il proprio operato.

Una denuncia collettiva

La frustrazione ha spinto questi poliziotti a unirsi in una protesta collettiva, con ricorsi presentati al Tar del Lazio e al Consiglio di Stato. “Ci hanno promossi con onore e poi abbandonati”, dichiarano, sottolineando come il Ministero dell’Interno e l’amministrazione della polizia abbiano tradito le loro aspettative. La loro voce si leva per chiedere giustizia, non solo per sé stessi, ma anche per garantire che il sistema premi chi rischia tutto per la sicurezza del Paese.

Un appello per il futuro

Oltre a cercare una soluzione personale, gli agenti vogliono lanciare un messaggio: il blocco delle carriere mina la motivazione di chi opera in prima linea contro la criminalità. Chiedono riforme che valorizzino i meriti reali, eliminando cavilli burocratici che frenano il loro percorso. La vicenda, che coinvolge decine di eroi silenziosi, mette in luce una contraddizione profonda: chi combatte la mafia merita di essere sostenuto, non dimenticato.

Neonato morto in casa: le ostetriche a processo

Il 5 novembre 2022, quella che doveva essere una giornata di gioia per Federica Semprini Pironi e Marco Pirini si è trasformata in un incubo. Il loro figlio Alessandro è morto poche ore dopo un parto avvenuto in casa, seguito da due ostetriche molto note nell’ambiente. Dopo un travaglio durato circa 30 ore, la coppia si è precipitata all’ospedale Infermi di Rimini, ma il neonato è nato senza vita. La vicenda ha sconvolto i genitori, che da allora lottano per ottenere giustizia, convinti che qualcosa sia andato terribilmente storto.


Le accuse della mamma alle ostetriche

Federica non ha dubbi: “Se non avessi incontrato queste ostetriche, Alessandro sarebbe vivo e sano”. Secondo la madre, le due professioniste hanno mostrato gravi lacune durante il travaglio, lasciandola sola per oltre due ore per fare colazione e non rispondendo in modo chiaro alle sue richieste di aiuto. La donna racconta di un’assistenza inadeguata, con le ostetriche che avrebbero ignorato segnali critici, come la posizione anomala del bambino, contribuendo alla tragica conclusione.

Il processo alle ostetriche

Le due ostetriche, una di Faenza e l’altra di Santarcangelo di Romagna, sono state rinviate a giudizio per omicidio colposo e lesioni alla partoriente. Il processo inizierà il 12 giugno presso il tribunale di Rimini, dopo che il gip ha respinto la richiesta di archiviazione della Procura. La difesa dei genitori sostiene che il travaglio prolungato e la gestione approssimativa abbiano causato l’asfissia del neonato, aggravata dal fatto che il bimbo fosse macrosomico, ovvero di dimensioni superiori alla norma.

La speranza di giustizia

“Io e mio marito ci aspettiamo che la giustizia faccia il suo corso”, ha dichiarato Federica, sottolineando l’importanza di evitare che altre coppie vivano lo stesso dolore. La mamma di Alessandro vede nel processo non solo una possibilità di fare luce sulla morte del figlio, ma anche un modo per evidenziare la necessità di competenze e responsabilità in un ruolo delicato come quello dell’ostetrica. La battaglia legale continua, con la coppia determinata a onorare la memoria del loro bambino.

Una scoperta archeologica straordinaria nel Sannio

Durante i lavori per la linea ad Alta Velocità Napoli-Bari, nel territorio di Ponte, in provincia di Benevento, è emerso un santuario di epoca greco-romana che ha sorpreso archeologi e studiosi. Questo ritrovamento, avvenuto nel cuore del Sannio, testimonia la ricchezza storica della regione e si inserisce in un progetto infrastrutturale che collega passato e futuro. La scoperta è stata resa possibile grazie agli scavi per il raddoppio della tratta Telese-Vitulano, dimostrando come progresso e archeologia possano convivere armoniosamente.


Il Santuario: un tempio dedicato alla guarigione e alla fertilità

Il santuario, datato tra il periodo ellenistico e romano, sembra essere stato un luogo di culto legato a divinità della guarigione, della fertilità della terra e della maternità. Tra i reperti spiccano statuette votive raffiguranti giovani donne devote e guerrieri, oltre a un modello di tempietto in terracotta destinato a raccogliere offerte. Gli oggetti, come ceramiche e monete, riflettono un sincretismo tra culti sanniti, greci e romani, offrendo una preziosa chiave di lettura sulla vita spirituale dell’epoca.

Reperti eccezionali: dettagli di un passato vivo

Gli scavi hanno riportato alla luce materiali di grande valore, tra cui statuette anatomiche votive, probabilmente offerte per invocare guarigioni, e una statuetta di Ercole in lega metallica, databile al II secolo a.C. Quest’ultima, simbolo di protezione per greggi e commerci, sarà presto restaurata per essere esposta al pubblico. La complessità architettonica del sito e la varietà dei reperti raccontano una storia di devozione e cultura, intrecciando tradizioni locali con influenze ellenistiche e romane.

Dal cantiere al museo: valorizzare il patrimonio

La scoperta è stata celebrata con una mostra temporanea presso il Centro Operativo di Benevento, dove i reperti sono stati presentati al pubblico. L’obiettivo è rendere il santuario fruibile, trasformandolo in un punto di interesse culturale. Questo ritrovamento non è isolato: lungo la stessa linea ferroviaria sono emerse anche una villa romana a Solopaca e altri siti, confermando il Sannio come scrigno di tesori archeologici. Un esempio virtuoso di come le grandi opere possano diventare un’occasione per riscoprire e valorizzare il passato.

Alberto Angela torna su Rai1 con un nuovo speciale su Pompei

Alberto Angela è pronto a incantare nuovamente il pubblico di Rai1 con un inedito speciale dedicato a Pompei, uno dei siti archeologici più affascinanti al mondo. Il divulgatore, celebre per la sua capacità di rendere la storia accessibile a tutti, guiderà gli spettatori alla scoperta della “Villa dei Misteri”, un tesoro recentemente emerso dagli scavi. L’appuntamento è fissato per sabato 1 marzo 2025, alle ore 15:00, nel programma “Passaggio a Nord Ovest”, un’occasione imperdibile per esplorare nuovi dettagli della vita pompeiana.


La “Villa dei Misteri”: una scoperta straordinaria

Il cuore dello speciale sarà la “Villa dei Misteri”, una dimora antica che ha svelato ambienti sorprendenti, come un sontuoso salone da banchetti affrescato con vividi colori. Le pareti, dominate dal rosso pompeiano, ospitano figure che ricordano i celebri affreschi dionisiaci, ma con uno stile unico. Questo ritrovamento, situato nella Regio IX di Pompei, offre uno sguardo inedito sulla vita sociale e culturale dell’epoca, con dettagli che evocano fastosi ricevimenti e celebrazioni in onore del dio Dioniso.

Un viaggio immersivo nella storia con Alberto Angela

Con il suo stile inconfondibile, Alberto Angela accompagnerà il pubblico attraverso un percorso narrativo che unisce scienza e storytelling. Lo speciale promette di mostrare non solo la bellezza degli affreschi e dei reperti, ma anche il lavoro degli archeologi che continuano a riportare alla luce il passato di Pompei. Grazie a ricostruzioni grafiche, come quella della volta a botte del salone, gli spettatori potranno quasi toccare con mano l’atmosfera di 2000 anni fa, vivendo un’esperienza immersiva e coinvolgente.

Pompei: un patrimonio che continua a sorprendere

Pompei si conferma una fonte inesauribile di meraviglie, capace di stupire anche dopo secoli di studi. Questo nuovo speciale di Alberto Angela non è solo un viaggio nella storia, ma anche un omaggio al valore del nostro patrimonio culturale. L’appuntamento del 1 marzo su Rai1 si preannuncia come un evento che unirà passione per la scoperta e rigore scientifico, consolidando il ruolo del divulgatore come guida d’eccezione nel racconto delle meraviglie del passato.

Scontro Trump-Zelensky: tensione in diretta TV

Un acceso litigio tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky ha scosso la scena internazionale durante un incontro alla Casa Bianca. Trasmesso in diretta TV, il diverbio è esploso nello Studio Ovale, dove i due leader si sono confrontati su temi cruciali come il sostegno degli Stati Uniti all’Ucraina e la ricerca della pace con la Russia. La tensione è salita rapidamente, trasformando un’occasione diplomatica in un momento di scontro senza precedenti, davanti agli occhi attoniti dei giornalisti presenti.


Le accuse di Trump: "Devi ringraziarci"

Trump ha attaccato Zelensky con toni duri, accusandolo di scarsa gratitudine verso gli USA. "Dovresti ringraziarci e basta, abbiamo rischiato la Terza Guerra Mondiale", ha dichiarato il presidente americano, sottolineando il supporto militare ed economico fornito all’Ucraina. Ha rimproverato Zelensky di "non avere le carte in mano" per negoziare senza il respaldo statunitense, arrivando a dire che senza le armi USA la guerra sarebbe finita in poche settimane. Il vice presidente JD Vance ha rincarato la dose, definendo irrispettoso l’atteggiamento dell’ucraino.

La replica di Zelensky: "Non gioco a carte"

Zelensky non è rimasto in silenzio. "Non sono qui per giocare a carte", ha risposto seccamente, difendendo la posizione dell’Ucraina e chiedendo garanzie concrete per la sicurezza del suo Paese. Ha ricordato la resistenza del popolo ucraino contro l’invasione russa e la necessità di una pace giusta, non di un semplice cessate il fuoco. La sua fermezza ha evidenziato il divario con Trump, che sembra spingere per una soluzione rapida, anche a costo di compromessi con Mosca.

Conseguenze diplomatiche e reazioni globali

L’incontro, che doveva culminare con la firma di un accordo sulle terre rare, si è concluso con un nulla di fatto: la conferenza stampa è stata annullata e Zelensky ha lasciato la Casa Bianca dopo poco più di due ore. L’ambasciatrice ucraina negli USA, Oksana Markarova, è stata ripresa con le mani nei capelli, simbolo dello sconcerto per l’escalation. Il litigio ha sollevato interrogativi sul futuro delle relazioni tra Washington e Kiev, mentre il mondo osserva con apprensione l’evolversi di questa crisi diplomatica.

Travolge una moto sulla tangenziale di Napoli: automobilista incastrato dalle telecamere

Un grave incidente ha scosso la Tangenziale di Napoli, all’altezza della rampa di uscita di via Cilea, quando una motociclista è stato travolto da un’automobile. Il fatto è avvenuto nei giorni scorsi, in un tratto noto per il traffico intenso, soprattutto nelle ore di punta. La dinamica ha visto il motociclista perdere il controllo del mezzo dopo essere stato speronato, finendo rovinosamente a terra, mentre l’automobilista responsabile ha proseguito la sua corsa senza fermarsi.


La fuga e l’omissione di soccorso

Dopo l’impatto, la conducente dell’auto, una donna di 57 anni residente a Napoli, ha scelto di non prestare soccorso, dileguandosi rapidamente dalla scena. Questo comportamento ha aggravato la sua posizione, configurando il reato di omissione di soccorso. Il motociclista, ferito, è stato soccorso da altri utenti della strada e successivamente trasportato in ospedale, ma la responsabile è inizialmente sfuggita alle autorità.

Il ruolo delle telecamere di sorveglianza

Grazie al sistema di monitoraggio del traffico presente sulla Tangenziale, la Polizia Stradale è riuscita a ricostruire l’accaduto. Le immagini delle telecamere hanno permesso di identificare la vettura e di risalire alla proprietaria, inchiodandola alle sue responsabilità. La tecnologia si è rivelata fondamentale per trasformare una fuga apparentemente perfetta in una rapida individuazione della colpevole.

Conseguenze legali e riflessioni sulla sicurezza

La 57enne è stata denunciata per omissione di soccorso e sanzionata per una manovra di sorpasso vietata a destra, con il ritiro della patente e la decurtazione di 10 punti. Questo episodio rilancia il dibattito sulla sicurezza stradale in una città come Napoli, dove la Tangenziale è un’arteria cruciale ma spesso teatro di incidenti. Serve maggiore attenzione da parte degli automobilisti per evitare tragedie e garantire la tutela di tutti gli utenti della strada.

Cos’è il vortice polare in arrivo e cosa ci aspetta?

Il vortice polare è una vasta area di bassa pressione che circonda i poli terrestri, caratterizzata da aria fredda e venti intensi. Si trova nella stratosfera, sopra il Polo Nord, e agisce come una sorta di “contenitore” per le masse d’aria gelida. Quando è stabile, mantiene il freddo confinato nelle regioni artiche, ma se si indebolisce o si frammenta, queste correnti possono scendere verso latitudini più basse, portando gelo e maltempo anche in zone temperate come l’Italia.


L’instabilità del vortice polare nel 2025

Nel febbraio 2025, il vortice polare ha mostrato segni di cedimento, causando un’ondata di freddo eccezionale. Questo fenomeno, noto come “split polare”, avviene quando il vortice si divide in più parti, permettendo all’aria artica di riversarsi su Europa e Nord America. In Italia, gli effetti si sono fatti sentire con temperature sotto zero e nevicate insolite, soprattutto al Nord e nelle regioni centrali, a partire dalla fine del mese.

Conseguenze sull’Italia e il clima globale

L’arrivo del vortice polare ha trasformato il clima italiano, con città come Milano e Torino coperte da neve e venti gelidi che hanno raggiunto anche il Centro-Sud. Questo evento non è isolato: il Nord America ha registrato temperature record fino a -30°C. Gli esperti collegano questa instabilità a cambiamenti climatici che rendono il vortice più vulnerabile, aumentando la frequenza di ondate di freddo estreme nelle aree temperate.

Come prepararsi al freddo polare

Con il vortice polare che continua a influenzare il meteo, è fondamentale adottare precauzioni. Proteggere le abitazioni dal gelo, tenere sotto controllo le previsioni e limitare gli spostamenti durante le tempeste sono misure essenziali. L’Italia, abituata a inverni miti, si trova ora a fronteggiare un clima più rigido, evidenziando l’importanza di una preparazione adeguata per affrontare questi fenomeni estremi.

Alessia Pifferi: "io picchiata dalle altre detenute"

Alessia Pifferi, la donna condannata in primo grado all’ergastolo per l’omicidio della figlia Diana, è stata nuovamente al centro delle cronache. Detenuta nel carcere di Vigevano, non si è presentata a un’udienza del processo d’appello a Milano, giustificando l’assenza con un’aggressione subita da altre detenute. L’episodio, che le avrebbe causato la necessità di quattro punti di sutura al viso, evidenzia le difficoltà che Pifferi sta affrontando durante la detenzione, segnata da tensioni e violenze.


Il contesto del processo d’appello

L’udienza in questione fa parte del processo d’appello per la morte della piccola Diana, lasciata morire di stenti a soli 18 mesi nel luglio 2022. Pifferi, che ha sempre sostenuto di non aver premeditato il gesto, è assente dall’aula per la seconda volta, dopo aver denunciato pestaggi già in passato. La sua assenza non è stata riconosciuta come “legittimo impedimento”, ma ha riacceso il dibattito sulle condizioni carcerarie e sul trattamento che riceve, spesso bersaglio di insulti come “mostro” e “assassina”.

Una storia di violenza ricorrente

Non è la prima volta che Pifferi denuncia aggressioni in carcere. Quando era detenuta a San Vittore, aveva raccontato di essere stata picchiata e di subire continue minacce notturne. Questi episodi sembrano riflettere il giudizio delle altre detenute, che la considerano responsabile di un crimine atroce. La recente aggressione a Vigevano, con ferite visibili, conferma un pattern di ostilità che accompagna la sua detenzione, rendendo la sua vita in carcere ancora più complessa.

Le reazioni e il dibattito pubblico

La vicenda di Alessia Pifferi continua a dividere l’opinione pubblica. Da un lato, c’è chi vede nelle aggressioni un’ulteriore punizione per un atto imperdonabile; dall’altro, chi sottolinea come la violenza in carcere sollevi interrogativi sulla sicurezza e sulla gestione delle detenute. Intanto, il processo d’appello procede tra perizie psichiatriche e scontri legali, con la difesa che insiste su un possibile deficit cognitivo, mentre l’accusa mantiene la linea dura sull’omicidio volontario.

Bimba sbranata dal pitbull ad Acerra: cosa riveleranno le analisi del DNA?

Acerra è sconvolta dalla tragedia di una bambina di 9 mesi uccisa dal pitbull di famiglia. Le autorità hanno avviato analisi del DNA per chiarire la dinamica dell’aggressione avvenuta nella notte tra il 15 e il 16 febbraio 2025. I tamponi prelevati dal corpo della piccola e dal cane, Tyson, sono stati inviati ai laboratori: l’obiettivo è verificare se i morsi riscontrati durante l’autopsia siano effettivamente riconducibili al pitbull, considerato il principale sospettato.


Tyson e l’altro cane: dettagli inaspettati

Nell’appartamento era presente anche un secondo cane, un meticcio, sul cui pelo sono state trovate tracce di sangue "da imbrattamento". Sorprendentemente, nella bocca di Tyson non sono emerse tracce evidenti di sangue al primo esame, un elemento che potrebbe essere spiegato dal tempo trascorso prima dei controlli. Le analisi genetiche, insieme agli esami sulle feci dei due animali, affidati a un canile dell’Asl Napoli 2, saranno decisive per ricostruire l’accaduto.

Il ruolo del padre e i dubbi aperti

Il padre della bambina, un 25enne indagato per omicidio colposo, ha dichiarato di essersi addormentato accanto alla figlia, svegliandosi solo per trovarla ferita a terra. Risultato positivo alla cannabis, il suo racconto presenta un “buco” di un’ora che gli inquirenti stanno cercando di colmare. Le analisi del DNA sui cellulari dei genitori, sequestrati dalla Procura di Nola, potrebbero fornire ulteriori indizi sui movimenti di quella tragica notte.

Quanto tempo per la verità?

Gli incarichi per le analisi sono stati conferiti il 26 febbraio 2025, con i consulenti che hanno richiesto fino a 40 giorni per i risultati. La comunità di Acerra attende risposte, mentre i funerali della piccola si sono svolti in forma privata il 20 febbraio. Le indagini, coordinate dalla Procura, continuano a ritmo serrato: il destino di Tyson e la verità su questa tragedia dipendono ora dalla scienza e dalle prove genetiche.

Decreto bollette 2025: via libera al dostegno per famiglie e imprese!

Un aiuto concreto contro il caro-energia è finalmente realtà: il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto bollette, stanziando quasi 3 miliardi di euro per il prossimo trimestre. L’obiettivo? Calmierare i prezzi di luce e gas, offrendo un respiro a famiglie in difficoltà e imprese schiacciate dai costi. Una mossa attesa da molti, che arriva in un momento cruciale per l’economia italiana, segnata da rincari energetici che pesano sui bilanci quotidiani.


Bonus sociale: fino a 25.000 Euro di Isee, ecco chi ne beneficia

Il cuore del decreto è il contributo straordinario per le famiglie con Isee fino a 25.000 euro, un’estensione significativa rispetto ai limiti precedenti. Si parla di un bonus modulato a scaglioni: più alto per i redditi più bassi, per garantire equità. Per un nucleo familiare medio, il sostegno può arrivare a 200 euro, un aiuto concreto per affrontare bollette sempre più salate. Una misura pensata per i più vulnerabili, ma che strizza l’occhio anche alla classe media colpita dalla crisi.

Imprese: metà delle risorse per sopravvivere al caro-energia

Non solo famiglie: il decreto dedica metà dei fondi alle imprese, con circa 1,5 miliardi di euro per sostenerle nei prossimi tre mesi. Un intervento cruciale per le piccole e medie realtà, spesso strangolate dai costi energetici. Tra le novità, anche misure per ridurre l’onere fiscale e aumentare la trasparenza delle offerte sul mercato. Un segnale chiaro: il governo vuole proteggere l’ossatura produttiva del Paese, evitando che i rincari si traducano in fallimenti o licenziamenti.

Nucleare e futuro: un disegno di legge parallelo

In parallelo al decreto, il CdM ha dato il via libera a un disegno di legge sul nucleare sostenibile. Una scelta strategica per guardare oltre l’emergenza, puntando su fonti energetiche alternative per il futuro. Se il decreto bollette è un tampone immediato, il nucleare si propone come una soluzione a lungo termine per stabilizzare i costi energetici. Un mix di interventi che prova a rispondere sia al presente che alle sfide di domani, tra emergenze e visioni ambiziose.

Scoperta shock: 31 bambini segregati

In un appartamento di Brčko, nel nord-est della Bosnia Erzegovina, la polizia ha fatto una scoperta agghiacciante: 31 bambini, di età compresa tra pochi mesi e 12 anni, vivevano segregati in condizioni disumane. Il ritrovamento è avvenuto grazie a un’operazione delle forze dell’ordine locali, che hanno agito su segnalazioni sospette. I minori, in gran parte appartenenti alla comunità rom, sono stati immediatamente soccorsi e affidati alla Croce Rossa per garantire loro sicurezza e cure adeguate.


Otto arresti per traffico di minori

L’intervento ha portato all’arresto di otto persone, accusate di far parte di un’organizzazione dedita al traffico di esseri umani. Tra i fermati ci sono la proprietaria dell’appartamento e una donna che sembra aver avuto un ruolo chiave nella gestione dei bambini. Le autorità sospettano che i piccoli fossero vittime di un giro internazionale di sfruttamento, un’ipotesi rafforzata dal ritrovamento di passaporti croati, forse falsi, in loro possesso.

Indagini in corso con Europol

Le indagini, definite complesse dagli inquirenti, vedono il coinvolgimento di Europol per fare luce su questa rete criminale. La polizia sta verificando l’identità dei bambini, molti dei quali non risultano registrati come scomparsi in Croazia o altrove. L’obiettivo è ricostruire il percorso che ha portato i minori a Brčko e identificare eventuali complici. Non si escludono ulteriori arresti, mentre si lavora per chiarire se i documenti trovati siano autentici o frutto di falsificazioni.

Una tragedia che scuote la Bosnia

Questa vicenda getta un’ombra inquietante sulla Bosnia Erzegovina, un paese già segnato da povertà e fragilità sociali. I bambini, ora sotto protezione, rappresentano il volto vulnerabile di una comunità spesso ai margini. La vicenda ha scatenato indignazione e richieste di giustizia, con le autorità che promettono di andare a fondo per smantellare il traffico di minori e prevenire nuovi casi. La priorità resta il benessere dei piccoli, strappati a un incubo che non avrebbero mai dovuto vivere.


Allineamento dei pianeti 2025: lo spettacolo celeste che non puoi perdere!

L’allineamento dei pianeti è un fenomeno astronomico che si verifica quando più pianeti del nostro Sistema Solare appaiono allineati su una stessa linea immaginaria, visti dalla Terra. Questo evento, spesso spettacolare, può coinvolgere diversi corpi celesti, come Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno, e talvolta anche la Luna o il Sole. Non si tratta di un allineamento perfetto in senso tridimensionale, ma di una disposizione che crea un effetto visivo suggestivo nel cielo notturno, osservabile anche a occhio nudo in condizioni favorevoli.


L’allineamento del 28 Febbraio 2025

Un evento straordinario è previsto per il 28 febbraio 2025, quando sette pianeti – Saturno, Mercurio, Nettuno, Venere, Urano, Giove e Marte – si troveranno riuniti sullo stesso lato del Sole. Questo raro allineamento, visibile poco dopo il tramonto, sarà un’occasione unica nel decennio. Venere brillerà intensamente vicino all’orizzonte occidentale, mentre Marte dominerà il cielo più in alto. Per osservare pianeti più deboli come Nettuno e Urano, sarà necessario un binocolo o un piccolo telescopio.

Significato scientifico e culturale

In astronomia, questi fenomeni aiutano a studiare le orbite planetarie e le interazioni gravitazionali. Sebbene non abbiano effetti diretti sulla Terra, gli allineamenti sono stati storicamente associati a miti e credenze astrologiche, secondo cui influenzerebbero eventi umani o personalità. Oggi, l’interesse è soprattutto scientifico e visivo, con appassionati e astronomi che si preparano a immortalare l’evento, magari sfruttando app di astronomia per individuare con precisione i pianeti nel cielo.

Come osservare l’allineamento planetario

Per godersi lo spettacolo del 28 febbraio 2025, basta trovare un luogo con orizzonte libero e cielo sereno, lontano dall’inquinamento luminoso. L’osservazione inizia subito dopo il tramonto, con i pianeti che si dispongono in un arco visibile dall’ovest al sud. Mercurio e Saturno, vicini al Sole, saranno più difficili da individuare, ma Venere, Giove e Marte risalteranno chiaramente. Un binocolo può arricchire l’esperienza, rivelando dettagli di pianeti lontani come Urano, rendendo questo evento un’opportunità imperdibile per gli amanti del cielo stellato.

Uomo armato a Milano: panico in Stazione Centrale, chi è il misterioso individuo?

Un pomeriggio qualunque si è trasformato in un incubo per i passeggeri della Stazione Centrale di Milano. Giovedì 27 febbraio 2025, intorno alle 17, un uomo è stato visto aggirarsi con un fucile a tracolla tra la folla. Le telecamere di sorveglianza lo hanno ripreso mentre si dirigeva verso il piano della metropolitana, scatenando l’allarme tra i presenti. Nessuna minaccia diretta, ma la sola presenza dell’arma ha fatto scattare la paura in uno dei luoghi più trafficati della città.


La fuga in metro: da Centrale a Famagosta, un giallo irrisolto

Dopo il primo avvistamento, l’uomo sembra essersi dileguato a bordo di un treno della linea verde, diretto hacia Famagosta. Qui, poche ore dopo, una seconda segnalazione ha confermato la presenza di un individuo armato, forse lo stesso. La polizia ha avviato una caccia all’uomo in tutta Milano, analizzando i filmati e diramando l’allerta. Indossava un giubbotto scuro e pantaloni neri, ma la sua identità resta un mistero.

Un’arma vera o finta? Le ipotesi degli investigatori

Gli investigatori si interrogano sulla natura del fucile: potrebbe essere autentico o solo una replica, magari legata al Carnevale in corso. Le immagini mostrano l’uomo trasportare l’arma con calma, senza gesti minacciosi, e i passanti non sembrano spaventati. Tuttavia, il contesto di un luogo pubblico e affollato rende la situazione inquietante, alimentando il bisogno di risposte rapide per garantire la sicurezza.

Sicurezza a rischio: cosa succede nei trasporti milanesi?

L’episodio riaccende il dibattito sulla sicurezza nei nodi nevralgici di Milano. La Stazione Centrale, crocevia di pendolari e turisti, è ora sotto i riflettori. Le autorità promettono maggiori controlli, ma il fatto che l’uomo sia ancora a piede libero lascia aperti molti interrogativi. La comunità attende sviluppi, sperando che questo caso si risolva senza conseguenze gravi.

Nuovi orari della funicolare di Chiaia: corse fino alle 2 di notte

A partire dal 1° marzo 2025, la Funicolare di Chiaia a Napoli introduce nuovi orari prolungati, un’ottima notizia per cittadini e turisti. L’impianto, che collega il Vomero a Chiaia, sarà operativo fino alle 2 di notte il venerdì e il sabato, rispondendo alle esigenze della movida e favorendo la mobilità notturna. Questo cambiamento segna un passo avanti nel potenziamento del trasporto pubblico partenopeo.


Dettagli degli orari: flessibilità per tutta la settimana

I nuovi orari prevedono corse fino alle 00:30 la domenica, il lunedì e il martedì, mentre il mercoledì e il giovedì la chiusura resta fissata alle 22:30. Il venerdì e il sabato, invece, l’estensione fino alle 2:00 offre maggiore comodità a chi vive la città di notte. Le corse manterranno una frequenza di 10 minuti, garantendo un servizio efficiente e regolare.

Impatto sulla mobilità e sul turismo

L’introduzione degli orari prolungati mira a ridurre il traffico veicolare nei fine settimana, incentivando l’uso dei mezzi pubblici. Dopo la riapertura del 31 gennaio, la Funicolare di Chiaia si conferma un tassello fondamentale per la mobilità urbana, con una capienza aumentata del 20%. Questo upgrade è pensato anche per i turisti, che potranno esplorare Napoli by night senza dipendere dall’auto.

Prospettive future per le funicolari napoletane

Il prolungamento degli orari si inserisce in un piano più ampio di riorganizzazione delle funicolari cittadine. Sebbene al momento solo la Funicolare Centrale condivida questa novità, si lavora per estenderla anche a Montesanto, nonostante la futura manutenzione ventennale. Napoli punta così a una rete di trasporto sempre più moderna e accessibile, pronta a sostenere la sua vocazione turistica e la vita notturna.

Zeman ricoverato per un ischemia cerebrale: come sta l'ultimo poeta del calcio?

 Zdenek Zeman, leggendario allenatore boemo di 77 anni, è stato nuovamente ricoverato d’urgenza. Questa volta si trova nella Stroke Unit del Policlinico Gemelli di Roma, dove è arrivato in codice rosso per una sospetta ischemia cerebrale. L’ex tecnico di Roma, Lazio e Foggia è sotto osservazione: vigile e collaborativo con i medici, sta affrontando accertamenti per definire l’entità del problema. Un nuovo capitolo difficile per una figura iconica del calcio italiano, già segnata da problemi di salute negli ultimi mesi.


Un passato recente di difficoltà

Non è la prima volta che Zeman lotta contro guai fisici. A ottobre 2024, un ictus lo aveva colpito, lasciandogli un’emiparesi al braccio destro. Quel episodio aveva già acceso i riflettori sulle sue condizioni, ma il tecnico, noto per la sua tenacia, sembrava determinato a riprendersi. Ora, questa sospetta ischemia rappresenta un’altra prova dura, che mette in luce la fragilità di un uomo abituato a combattere, dentro e fuori dal campo.

I rischi di una vita intensa

La salute di Zeman sembra riflettere uno stile di vita che non si è mai piegato a compromessi. Fumatore incallito, il boemo è stato spesso associato alle sue sigarette, un’abitudine che potrebbe aver contribuito ai recenti problemi cerebrovascolari. Gli specialisti sottolineano come fattori di rischio non controllati possano favorire recidive dopo un primo evento ischemico. La sua storia clinica solleva interrogativi su quanto il suo passato abbia influito sull’attuale situazione.

La partita più dura dell’ultimo poeta del calcio

Soprannominato “l’ultimo dei poeti” per il suo calcio visionario e romantico, Zeman affronta oggi la sfida più complessa. Al Gemelli, dove curiosamente si trova anche Papa Francesco in questi giorni, il tecnico resta stabile ma sotto stretto monitoraggio. I tifosi, che lo hanno sempre ammirato per la sua schiettezza e il suo gioco spumeggiante, sperano in una ripresa. La sua carriera, fatta di sudore, gradoni e battaglie contro il sistema, si intreccia ora con una lotta personale che tiene tutti col fiato sospeso.

giovedì 27 febbraio 2025

Trappola mortale per la sua ex: il boss Vincenzo Sarno in manette

Un piano diabolico per eliminare un ex collaboratore di giustizia è stato sventato a Brescia, portando all’arresto di cinque persone, tra cui Vincenzo Sarno, ex boss del clan camorristico di Ponticelli. Tutto è iniziato nel gennaio 2022, quando un incendio doloso ha distrutto l’auto di Domenico Amato, pentito sotto protezione. Quello che sembrava un semplice avvertimento si è rivelato una trappola: il fuoco doveva stanare la vittima per un’esecuzione in piena regola.


Il ruolo chiave di Vincenzo Sarno

Vincenzo Sarno, un tempo figura di spicco della camorra napoletana e poi collaboratore di giustizia, sarebbe stato il regista dell’agguato. Le indagini della Direzione Investigativa Antimafia hanno ricostruito come l’ex boss, nonostante il suo passato da pentito, stesse cercando di riprendere il controllo del clan. Con l’aiuto di complici, tra cui il nipote Salvatore, avrebbe orchestrato il tentato omicidio, utilizzando armi e una rete criminale ben organizzata.

Armi e complici: il piano svelato

Le autorità hanno sequestrato un arsenale impressionante: un fucile di precisione Remington e due pistole Beretta con matricole cancellate. Gli arrestati, sparsi tra Modena, Napoli, Prato, Genova e Ancona, includevano uomini pronti a sparare e altri incaricati di fornire supporto logistico. Il tempestivo intervento dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine ha mandato all’aria il piano, salvando la vita di Amato, che non è caduto nella trappola.

La caduta di un ex pentito

La vicenda segna una svolta per Sarno, che dopo anni di collaborazione con la giustizia sembra essere tornato alle vecchie abitudini. Le indagini suggeriscono collegamenti con la ‘ndrangheta e un desiderio di vendetta contro ex alleati. Ora in carcere, il suo arresto il 26 febbraio 2025 chiude un capitolo di una storia criminale che continua a inquietare, mostrando come il passato di un boss possa riemergere con violenza.

Annunci hot e ricatti: la trappola delle ventenni arrestata ad Ancona

Due giovani, un uomo di 29 anni e una donna di 27, sono stati arrestati ad Ancona con l’accusa di estorsione e violenza privata aggravata. La coppia attirava uomini tramite annunci sessuali pubblicati su siti di incontri online, promettendo prestazioni a pagamento. Una volta stabilito il contatto, il loro schema si trasformava in una trappola: le vittime, convinte di un semplice incontro, si ritrovavano sotto minaccia, costrette a versare denaro per evitare scandali. L’indagine, partita da una denuncia a settembre, ha portato alla luce almeno cinque episodi riusciti e un tentativo fallito.


Il meccanismo della truffa

La donna“esca” perfetta pubblicava annunci seducenti su piattaforme web, attirando uomini in cerca di compagnia. Dopo averli agganciati, il suo complice entrava in scena, minacciando di rendere pubbliche le intenzioni delle vittime, spesso accusandoli di essere stati filmati. I pagamenti, che iniziavano da 100 euro, avvenivano di persona, frequentemente a Civitanova Marche. Gli investigatori hanno scoperto oltre 30 inserzioni riconducibili alla coppia, segno di un’attività ben organizzata che sfruttava la paura e l’imbarazzo delle vittime.

Le indagini e gli arresti

Tutto è iniziato con la denuncia di un 43enne di Osimo, esasperato dalle richieste continue di denaro. I carabinieri di Ancona hanno ricostruito il modus operandi della coppia, identificando altri quattro uomini che, stanchi delle minacce, hanno sporto denuncia. Gli episodi si sono verificati in diversi comuni, tra cui Sarnano e Montecosaro. Le autorità hanno sequestrato gli account usati per gli annunci e, su ordine del GIP di Macerata, i due sono finiti in carcere, ponendo fine a un giro di estorsioni che aveva già fruttato somme significative.

Un caso che scuote la comunità

La vicenda ha suscitato indignazione, evidenziando i pericoli nascosti dietro gli annunci online. La coppia approfittava della vulnerabilità delle vittime, spesso uomini sposati o con posizioni sociali a rischio, trasformando un desiderio in un incubo. L’arresto dei due ventenni rappresenta un monito: la rete può essere un terreno fertile per attività illecite, ma anche un’arma a doppio taglio per chi pensa di agire impunemente. Ora, l’attesa è per il processo, che chiarirà l’entità del danno causato.

Gene Hackman trovato morto con la moglie: la tragica scoperta a Santa Fe

Il mondo del cinema è in lutto: Gene Hackman, leggendario attore premio Oscar, e sua moglie Betsy Arakawa sono stati trovati morti nella loro casa di Santa Fe, in New Mexico, mercoledì pomeriggio. I corpi, rinvenuti nella residenza di Sunset Trail insieme a quello del loro cane, hanno sconvolto fan e colleghi. Lo sceriffo della contea, Adan Mendoza, ha confermato la notizia, sottolineando che è in corso un’indagine per chiarire le circostanze del decesso.


Una carriera straordinaria

Gene Hackman, 95 anni, ha lasciato un’impronta indelebile a Hollywood con oltre sei decenni di carriera. Vincitore di due Oscar – uno per “Il braccio violento della legge” e uno per “Gli spietati” – ha interpretato più di 100 ruoli, spaziando da Lex Luthor in “Superman” a figure complesse in film come “La conversazione”. Ritiratosi nel 2004, la sua ultima apparizione è stata in “Welcome to Mooseport”.

Mistero sulle cause della morte

Le autorità non hanno ancora rivelato la causa del decesso della coppia, formata da Hackman e Betsy Arakawa, 63 anni, pianista classica. Nonostante non siano emerse evidenze di un atto criminale, l’indagine preliminare prosegue in attesa di un mandato di perquisizione. La mancanza di dettagli alimenta speculazioni, ma per ora il riserbo è totale.

L’addio a un’icona del cinema

La notizia ha scosso il pubblico globale, che ricorda Hackman per la sua versatilità e carisma. Con quattro Golden Globe e una lunga lista di riconoscimenti, l’attore californiano era un simbolo di talento puro. La perdita contemporanea della moglie e del loro cane aggiunge un velo di tristezza a una vicenda che lascia aperti molti interrogativi.

La protesta dei magistrati scuote Napoli: toghe in piazza!

Il 27 febbraio 2025, Napoli è diventata il cuore pulsante della protesta dei magistrati contro la riforma costituzionale sulla separazione delle carriere. Nella biblioteca Tartaglione del Palazzo di Giustizia, le toghe si sono riunite, sfoggiando coccarde tricolori e manifestando un dissenso deciso. A guidare l’iniziativa, Cristina Curatoli, presidente dell’Anm locale, che ha acceso i riflettori su una battaglia percepita come cruciale per l’indipendenza della magistratura.


Separazione delle carriere: perché i Magistrati dicono no?

Il nodo della discordia è chiaro: la riforma rischia di assoggettare i pubblici ministeri all’esecutivo, minando l’autonomia giudiziaria. Secondo i manifestanti, separare le carriere tra pm e giudici potrebbe trasformare i primi in pedine del potere politico, un timore rafforzato da esempi internazionali. Non è solo una questione tecnica: in gioco ci sono i principi fondamentali della Costituzione, difesi con assemblee e scioperi che hanno paralizzato le aule, salvo per i processi urgenti.

Gratteri e la riforma del Csm: una voce controcorrente

Anche il procuratore Nicola Gratteri ha preso posizione, aderendo alla protesta e proponendo soluzioni radicali. Favorevole al sorteggio per i membri del Csm, ha criticato le correnti giudiziarie e il caso Palamara, sottolineando la necessità di un sistema più trasparente. La sua presenza ha dato peso alla mobilitazione, trasformandola in un appello per una giustizia libera da influenze esterne, con un’eco che risuona oltre i confini partenopei.

Una giornata storica: assemblee e appelli al popolo

La giornata di sciopero non è stata solo simbolica: assemblee aperte alla società civile, con interventi di scrittori e intellettuali, hanno amplificato il messaggio. L’idea di un referendum prende piede, mentre i magistrati chiedono ai cittadini di comprendere le ricadute di questa riforma. Napoli, con le sue toghe unite, si è fatta portavoce di una resistenza che potrebbe segnare un turning point per il futuro della giustizia italiana.

Pokémon Day 2025: la data che ogni allenatore sta aspettando!

 Il 27 febbraio 2025 è una data da cerchiare in rosso sul calendario: torna il Pokémon Day, l’evento che celebra l’universo dei mostriciattoli più amati al mondo. Oggi, alle 15:00 ora italiana, gli occhi di tutti gli allenatori saranno puntati sul canale YouTube ufficiale di Pokémon per una diretta imperdibile. Preparati a un’esplosione di annunci che potrebbero cambiare per sempre il tuo modo di giocare!


Annunci bomba: cosa bolle in pentola per i fan?

Dalle indiscrezioni trapelate, il Pokémon Day 2025 promette novità da capogiro. Si parla di aggiornamenti sui giochi principali, espansioni per il Trading Card Game e forse qualche sorpresa animata. Gli esperti prevedono reveal che faranno impazzire i fan, con dettagli succosi trasmessi in streaming globale. Non perderti nemmeno un secondo!

Come guardarlo in Italia: non hai più scuse!

Seguire l’evento è semplicissimo: basta collegarsi al canale YouTube ufficiale alle 15:00 CET. La diretta sarà accessibile a tutti, senza costi, e pensata per coinvolgere allenatori di ogni età. Tieni d’occhio anche i social per commenti in tempo reale e reazioni a caldo: il Pokémon Day è un’esperienza da vivere insieme alla community!

Perché questo Pokémon Day potrebbe essere storico?

Ogni anno, questo evento segna svolte epiche per il franchise, e il 2025 non sarà da meno. Tra celebrazioni per l’anniversario della saga e leak che già infiammano il web, gli appassionati sono in fibrillazione. Nuovi Pokémon, evoluzioni o un gioco rivoluzionario? Solo chi guarderà la diretta scoprirà se stiamo per entrare in una nuova era Pokémon!

Avellino, prete ubriaco al volante: schianto e sospensione, il Vescovo non ci sta!

Ebbene sì, un prete di Avellino ha deciso di trasformare il vino della messa in un carburante poco ortodosso! Coinvolto in un incidente stradale, il nostro Don ha fatto strike: positivo all’alcol test, con un tasso che farebbe arrossire anche un sommelier. La scena è da film: lui, al volante della sua Alfa Romeo, invade la corsia opposta e si scontra con un povero 30enne, spedito dritto al pronto soccorso. Ma tranquilli, il parroco sta bene, forse troppo, visto che il suo tasso alcolemico era ben oltre i limiti. Chissà se ha giustificato il tutto con un “era per la comunione”!


Il vescovo non ci sta: sospensione con polemica

Il vescovo Arturo Aiello, informato del fattaccio, non ha perso tempo: convocazione in Curia e sospensione immediata. “Prenditi cura di te”, gli avrebbe detto, con quel tono da genitore che nasconde un “ma che diavolo combini?”. E non è tutto: gli ha pure suggerito un percorso di disintossicazione, come a dire “basta calici, passa al succo d’uva!”. La Diocesi, con questa mossa, vuole dare l’esempio, ma viene da chiedersi: possibile che un prete non sappia che il vino consacrato non giustifica una guida spericolata?

La comunità tra risate e perplessità

I fedeli della parrocchia nell’hinterland avellinese sono spiazzati. C’è chi ride sotto i baffi, immaginando il parroco che brinda col messale, e chi invece storce il naso, sentendosi tradito dal loro pastore. “Era un brav’uomo”, dicono alcuni, ma dopo questo crash la santità ha preso una bella botta. Intanto, la vicenda alimenta il chiacchiericcio: che sia stato un eccesso di zelo eucaristico o una serata troppo allegra, il prete ha fatto parlare di sé più di un influencer su Instagram.

Morale della favola: guida sobrio, Don!

La patente ritirata dai carabinieri e la denuncia per lesioni personali sono solo la ciliegina sulla torta di questa storia grottesca. La morale? Se sei un prete, forse è meglio limitarsi a benedire le strade, non a sfrecciarci sopra dopo un brindisi. E mentre il vescovo cerca di rimettere ordine, noi ci godiamo lo spettacolo: un parroco ubriaco che dimostra che anche i santi, a volte, hanno il piede pesante e il bicchiere pure!

Perché su Instagram stanno dilagando contenuti sensibili e violenti?

Negli ultimi giorni, molti utenti di Instagram hanno notato un incremento preoccupante di contenuti sensibili, come reel che mostrano incidenti stradali o risse violente. Questo fenomeno sembra aver sorpreso chi utilizza la piattaforma quotidianamente, abituato a un mix di foto, storie e video più leggeri. La sensazione è che qualcosa sia cambiato nel modo in cui i post vengono proposti, spingendo molti a chiedersi cosa stia accadendo dietro le quinte.


Un problema legato agli algoritmi

La causa principale potrebbe risiedere in un malfunzionamento o in un aggiornamento degli algoritmi che regolano il feed. Questi sistemi, progettati per personalizzare l’esperienza degli utenti, potrebbero non riuscire più a filtrare adeguatamente i contenuti estremi. Quando i controlli automatici falliscono, immagini e video disturbanti finiscono per raggiungere un pubblico più ampio, anche chi non li cerca attivamente, creando un’esperienza d’uso meno sicura.

La reazione degli utenti

La risposta della community non si è fatta attendere: molti hanno espresso disagio e frustrazione, segnalando i post o lamentandosi della difficoltà nel bloccare certi tipi di contenuti. Alcuni hanno persino ipotizzato un calo nell’efficacia dei sistemi di moderazione, che dovrebbero garantire un ambiente più controllato. Questo ha portato a un dibattito sul ruolo delle piattaforme social nel proteggere gli utenti, soprattutto i più giovani, da materiali inadeguati.

Come si può arginare il problema?

Per arginare il problema, si rende necessario un intervento rapido da parte dei gestori di Instagram. Migliorare i filtri automatici e potenziare la supervisione umana potrebbero essere passi fondamentali. Intanto, gli utenti possono contribuire segnalando i contenuti sensibili e ajustando le impostazioni personali. Resta da vedere se questa situazione segnerà un punto di svolta per rendere la piattaforma più sicura e fedele alle aspettative della sua community.

mercoledì 26 febbraio 2025

“Invadiamo il Sud" , così i Maranza sfidano e spaccano l'Italia

 


Un gruppo di giovani, noti come "maranza", ha scatenato un putiferio sui social con un’idea tanto strana quanto chiacchierata: “Invadiamo il Sud”. Partiti da Torino, questi ragazzi, spesso italo-marocchini, hanno usato TikTok per lanciare una sfida che prevede di scendere in Sicilia. È solo un gioco per attirare attenzione o qualcosa di più serio? Una cosa è certa: sta dividendo l’Italia tra chi ride e chi si arrabbia, accendendo un dibattito che non accenna a spegnersi.

Il raduno di Torino: solo una moda o un piano reale?


L’organizzatore, una figura che spopola online, ha chiamato a raccolta i suoi seguaci per il 1° marzo a Torino, promettendo una “spedizione” verso il Meridione. Ma qual è il vero obiettivo? Dimostrare qualcosa o semplicemente cavalcare l’onda della viralità? Il video ha già fatto il giro del web, creando un mix di curiosità e polemiche. C’è chi lo vede come un innocuo scherzo e chi teme possa trasformarsi in un pretesto per tensioni inutili.

I social si infiammano: una polemica senza fine

Questa trovata ha messo in luce un problema più grande: la facilità con cui i social amplificano divisioni. Tra commenti ironici e reazioni stizzite, il rischio è che si perda di vista il confine tra goliardia e conflitto. Alcuni parlano di un’Italia sempre più frammentata, dove ogni occasione diventa benzina per discussioni accese. Il Sud, spesso al centro di narrazioni semplicistiche, si ritrova ancora una volta sotto i riflettori, ma non per scelta.

Il Sud merita rispetto, non sfide virtuali

Sia che si tratti di un gioco o di un progetto concreto, una cosa è chiara: il Sud non è un palcoscenico per esperimenti social. Da Napoli alla Sicilia, queste terre vantano una storia e una dignità che non possono essere ridotte a hashtag o provocazioni. L’appello è semplice: usate pure TikTok per divertirvi, ma lasciate in pace chi non ha chiesto di essere coinvolto. Il Sud non ha bisogno di “invasioni” virtuali, ha già abbastanza da raccontare senza bisogno di comparse.

Trump vuole affossare l’Europa con dazi al 25% ma l'Unione è pronta a reagire

 Donald Trump è tornato e, come un elefante in un negozio di porcellane, ha deciso di colpire l’Unione Europea con dazi del 25% sui suoi prodotti. Durante la prima riunione di gabinetto alla Casa Bianca, ha sparato a zero: “L’Ue è nata per fregare gli Stati Uniti, ma ora ci sono io”. Un’accusa che sa di propaganda, ma che rivela la sua ossessione protezionista. L’idea è chiara: tassare auto, prodotti agricoli e tutto ciò che attraversa l’Atlantico, senza distinzioni. Peccato che dietro questa mossa ci sia più show che strategia, e a farne le spese potrebbero essere proprio i consumatori americani.


L’Europa non ci sta: “Reagiremo con fermezza”

La Commissione Europea non ha perso tempo a rispondere: “Reagiremo in modo fermo e immediato”. Altro che inchinarsi al tycoon! Bruxelles rivendica il suo ruolo di “manna per gli Usa”, sottolineando come il mercato unico abbia facilitato il commercio e gli investimenti americani. L’Ue non intende subire passivamente un attacco che rischia di destabilizzare un rapporto commerciale da 1,5 trilioni di dollari l’anno. La sfida è lanciata: se Trump vuole la guerra dei dazi, l’Europa è pronta a contrattaccare, magari con misure specularmente punitive.

Una guerra commerciale che colpisce tutti

Ma chi vince davvero in questo scontro? Nessuno. I dazi non sono solo un’arma contro l’Europa, ma un boomerang che farà aumentare i prezzi negli Usa e danneggerà le imprese europee. Pensate alle auto tedesche o al vino italiano: con un 25% in più, chi le comprerà? E mentre Trump si vanta di “proteggere l’America”, il rischio è una spirale di ritorsioni che affosserà l’economia globale. Altro che “America First”: questa è una ricetta per il caos, con i lavoratori e le aziende a pagarne il costo.

L’Italia in bilico: Meloni dove sei?

E l’Italia? Silenzio tombale da Giorgia Meloni, mentre il Made in Italy trema. Dazi del 25% su pasta, olio e moda sarebbero un disastro per le nostre esportazioni. Le opposizioni gridano: “Meloni, svegliati!”. Ma lei, paladina del sovranismo, sembra paralizzata di fronte al suo idolo Trump. Intanto, Confindustria parla di “ora buia” per l’economia europea. La domanda è semplice: fino a quando resteremo a guardare mentre Trump gioca a fare lo sceriffo del commercio mondiale?

La misteriosa scomparsa di un uomo ritrovato senza vita nei boschi di Firenze

Un uomo di 93 anni è uscito di casa a Firenze, allontanandosi improvvisamente dalla sua abitazione senza lasciare tracce. L’anziano, affetto da decadimento cognitivo, viveva da solo nonostante le sue condizioni di salute. Dopo due giorni di assenza, la sua sparizione ha destato preoccupazione, culminando in una tragica scoperta che ha sconvolto la comunità locale.


Il ritrovamento del corpo in un campo

Il corpo senza vita del 93enne è stato rinvenuto mercoledì 26 febbraio 2025 in un campo a Fiorenzuola, nella provincia fiorentina. A trovarlo è stato un Carabiniere, che ha immediatamente dato l’allarme. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo potrebbe essere morto per ipotermia, ma le cause esatte restano da chiarire. Il ritrovamento ha segnato la fine di una ricerca durata 48 ore.

L’inchiesta della procura: omicidio colposo

La Procura di Firenze ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, al momento senza indagati. L’ipotesi è che qualcuno potesse avere la responsabilità di prendersi cura dell’anziano, visti i suoi problemi di salute. È stata disposta un’autopsia per determinare con precisione le circostanze del decesso, un passo cruciale per comprendere se si sia trattato di una fatalità o di una trascuratezza.


Domande aperte e riflessioni sulla solitudine


Non è chiaro se qualcuno avesse segnalato la scomparsa dell’uomo prima del ritrovamento. In passato, si era già allontanato da casa, ma era sempre tornato. Questa volta, però, l’esito è stato drammatico. La vicenda solleva interrogativi sulla solitudine degli anziani e sull’importanza di un supporto adeguato per chi vive in condizioni fragili, lasciando spazio a una riflessione profonda.

Scandalo Seagate: una truffa globale che indigna

È scoppiato un caso che fa tremare il mondo della tecnologia: hard disk Seagate, venduti come nuovi, si rivelano usati, usurati da ore di lavoro estenuante. Una frode che parte dalla Cina e si diffonde in tutto il mondo, Europa inclusa, con dispositivi riciclati da mining farm di criptovalute. È inaccettabile che un colosso del settore sia coinvolto in uno scandalo simile, mettendo a rischio dati e fiducia dei consumatori.


Il trucco dei falsari: inganno sofisticato

I truffatori non si limitano a rivendere robaccia usata: manipolano i dati SMART, azzerano lo storico d’uso e falsificano numeri di serie per far passare questi hard disk come appena usciti dalla fabbrica. Modelli come Seagate Exos, Ironwolf e Ironwolf Pro, pensati per server e NAS, sono i più colpiti. È uno schiaffo in faccia a chi spende soldi per prodotti di qualità, ritrovandosi con ferraglia mascherata da oro.

Come riconoscere i fasulli: la beffa per gli utenti

Per smascherare questi dischi taroccati serve attenzione: i valori FARM, leggibili con tool come Smartmontools o SeaTools, svelano il reale utilizzo, spesso tra 15.000 e 50.000 ore. Altro che nuovi! Seagate si lava le mani, scaricando la colpa su rivenditori disonesti, ma il danno è fatto. Gli utenti devono trasformarsi in detective per non essere fregati, e questo è semplicemente vergognoso.

Un duro colpo alla credibilità di Seagate

Seagate parla di indagini interne e invita a segnalare frodi, ma la sua reputazione è macchiata. Rivenditori come Wortmann e Proshop offrono rimborsi, mentre altri tergiversano. La domanda sorge spontanea: possibile che un’azienda di questa portata non controlli la sua filiera? La truffa, legata al crollo del mining di criptovalute, evidenzia una vulnerabilità inquietante. I consumatori meritano trasparenza, non scuse.

Lutto nel mondo dello spettacolo: addio a Michelle Trachtenberg

Il mondo del cinema e della televisione è in lutto per la scomparsa di Michelle Trachtenberg, attrice americana nota per i suoi ruoli iconici. È morta oggi, 26 febbraio 2025, all’età di 39 anni, lasciando un vuoto incolmabile tra i fan e i colleghi. La notizia ha sconvolto il pubblico, che l’ha amata per la sua versatilità e il suo talento naturale.


Una carriera brillante: da Buffy a Gossip Girl

Michelle Trachtenberg ha conquistato la fama interpretando Dawn Summers in Buffy l’ammazzavampiri e Georgina Sparks in Gossip Girl. Nata a New York nel 1985, ha iniziato a recitare da bambina, mostrando fin da subito una straordinaria capacità di catturare l’attenzione. La sua carriera, ricca di ruoli memorabili, l’ha resa un’icona delle serie tv degli anni 2000.

Il mistero della sua morte

L’attrice è stata trovata senza vita nel suo appartamento a Manhattan. Al momento, le cause del decesso non sono state rese pubbliche, alimentando speculazioni e dolore tra i fan. Di recente, si era sottoposta a un trapianto, ma non ci sono dettagli ufficiali che colleghino l’intervento alla sua morte improvvisa. Le autorità stanno indagando per fare luce sull’accaduto.

L’eredità di Michelle Trachtenberg

Michelle lascia un’eredità artistica che continuerà a ispirare. Il suo carisma e la sua dedizione al lavoro hanno segnato un’epoca. I social sono già pieni di messaggi di cordoglio da parte di chi l’ha conosciuta e ammirata. La sua scomparsa prematura invita a riflettere sulla fragilità della vita, anche per chi sembra avere tutto: talento, successo e bellezza.

Allarme gas ai Campi Flegrei: ora i terremoti preoccupano per davvero

Il Prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha convocato oggi una riunione urgente del Centro Coordinamento Soccorsi per affrontare l’emergenza legata alle emissioni di anidride carbonica nei Campi Flegrei. L’incontro, tenutosi in mattinata, è stato motivato dai livelli preoccupanti di CO2 rilevati in alcuni seminterrati della zona tra Napoli e Pozzuoli, segnalati dall’Osservatorio Vesuviano. Un fenomeno che richiede attenzione immediata per garantire la sicurezza dei cittadini.


Controlli immediati negli edifici pubblici

Durante la riunione, è emersa la necessità di agire rapidamente. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha individuato le aree a rischio, spingendo il Comando dei Vigili del Fuoco a pianificare sopralluoghi negli edifici pubblici, come scuole, ospedali e residenze per anziani. L’obiettivo è verificare la presenza di accumuli di gas pericolosi, un problema accentuato dalla scarsa ventilazione di alcuni locali, e adottare misure di sicurezza tempestive.

Campagna informativa per i cittadini

La Regione Campania ha annunciato un potenziamento della campagna “Io non rischio”, mirata a sensibilizzare la popolazione sul pericolo dell’anidride carbonica nei seminterrati. Saranno fornite indicazioni chiare sulle misure di autoprotezione, soprattutto per chi vive o lavora in spazi poco aerati. Intanto, i sindaci dell’area sono pronti a emettere ordinanze per regolamentare l’accesso e l’uso di questi ambienti, riducendo i rischi per la comunità.

Monitoraggio continuo del fenomeno

L’Osservatorio Vesuviano proseguirà il monitoraggio costante del bradisismo e delle emissioni gassose, un’attività fondamentale per comprendere l’evoluzione della situazione. Il Prefetto ha sottolineato l’importanza di una risposta coordinata tra istituzioni, Vigili del Fuoco, ASL e Protezione Civile. Dopo anni di sollevamenti del suolo e scosse, i Campi Flegrei tornano sotto i riflettori, con la priorità di tutelare la salute pubblica di fronte a questa nuova sfida.

Violenza a Castellammare: 19enne accoltellato, colpevoli in manette

Un episodio di violenza ha scosso Castellammare di Stabia nella notte, quando un 19enne è stato brutalmente accoltellato durante una lite in via Fratte. La vittima, colpita ripetutamente, ha subito una grave ferita al torace con la frattura di una costola. Ricoverato in prognosi riservata all’ospedale stabiese, fortunatamente non è in pericolo di vita. Un evento che riporta l’attenzione sulla sicurezza nelle periferie.


Due 21enni arrestati per tentato omicidio

I carabinieri della sezione radiomobile di Castellammare hanno agito con tempestività, identificando e fermando due giovani di 21 anni, entrambi residenti a Gragnano, ritenuti responsabili dell’aggressione. I due sono stati sottoposti a fermo con l’accusa di tentato omicidio e trasferiti in carcere, in attesa dell’udienza di convalida. Le indagini sono partite subito dopo il fatto, permettendo di ricostruire la dinamica dell’episodio.

La dinamica dell’aggressione

La lite, scoppiata per motivi ancora da chiarire, è degenerata rapidamente. Secondo quanto emerso, i due aggressori avrebbero usato un coltello, colpendo il 19enne in modo feroce. La ferita più grave, al torace, ha causato la frattura di una costola, evidenziando la brutalità dell’attacco. Le autorità stanno lavorando per capire se ci fossero dissidi preesistenti o se il gesto sia stato impulsivo, frutto di un’escalation improvvisa.

Un caso che scuote la comunità

L’accoltellamento ha riacceso il dibattito sulla violenza giovanile nell’area stabiese. La zona di via Fratte, solitamente tranquilla, è diventata teatro di un episodio che preoccupa residenti e istituzioni. Mentre il 19enne lotta per riprendersi, la giustizia farà il suo corso per i due fermati. La comunità attende risposte e misure per prevenire futuri episodi di questo genere, auspicando un ritorno alla normalità.

The Times fa marcia indietro: scuse al San Carlo

Il prestigioso quotidiano britannico The Times ha pubblicato una rettifica ufficiale, scusandosi con il Teatro San Carlo di Napoli per le affermazioni offensive del direttore d’orchestra Edward Gardner. In un articolo di gennaio, Gardner aveva definito il coro del teatro “composto da mafiosi”, scatenando polemiche. Dopo settimane di proteste, il giornale ha riconosciuto l’errore, ritirando le accuse e porgendo le sue scuse per il disagio causato agli artisti e all’istituzione napoletana.

Le parole di Gardner: un caso internazionale


Tutto è iniziato con un’intervista in cui il maestro inglese, parlando della sua esperienza al San Carlo, aveva dipinto il coro come diviso in “famiglie mafiose rivali”. La frase, ripresa e amplificata dal web, ha ferito l’orgoglio del teatro più antico d’Europa e dei suoi coristi, spingendo i loro legali a intervenire. Gardner ha poi ritrattato, definendo le sue parole un malinteso legato a una lite tra due artisti, e ha espresso profondo rispetto per il coro, tentando di placare le tensioni.

La reazione del Teatro e della città


La rettifica del The Times è stata accolta con soddisfazione dal Teatro San Carlo, che ha sempre difeso la professionalità e l’onorabilità dei suoi artisti. La vicenda ha mobilitato anche la città di Napoli, con il sindaco Gaetano Manfredi in prima linea contro stereotipi lesivi. Tuttavia, i legali dei coristi non considerano la questione chiusa: il danno d’immagine subito è stato enorme, e le scuse, pur apprezzate, non cancellano le ripercussioni subite dai professionisti coinvolti.

Verso un risarcimento? Il futuro della disputa


Nonostante le scuse, la battaglia legale potrebbe non concludersi qui. Gli avvocati degli artisti sottolineano che il prestigio del coro è stato compromesso a livello internazionale, e un risarcimento appare inevitabile. Il Teatro San Carlo, simbolo di cultura e tradizione, esce rafforzato da questa vicenda, ma il caso evidenzia quanto sia delicato il confine tra critica e diffamazione. Napoli attende ora di vedere se la controversia troverà una soluzione definitiva.

Trump e il video su Gaza: una nuova polemica per il Tycoon

Donald Trump ha recentemente condiviso su Truth Social un video musicale generato dall’intelligenza artificiale, intitolato “Trump Gaza”. La clip, diventata virale, immagina una Gaza trasformata da zona di conflitto in una riviera lussuosa, tra grattacieli, danzatrici e una visione futuristica che ha scatenato dibattiti. Il presidente Usa si mostra al centro di questa narrazione, suscitando reazioni contrastanti.

Un futuro immaginario tra lusso e polemiche


Nel video, Gaza appare come una sorta di Miami mediorientale, con palmizi, mercati e una statua dorata di Trump. La colonna sonora celebra il tycoon come un liberatore, mentre scene surreali mostrano dollari che piovono e danzatrici in festa. L’immagine finale vede Trump rilassarsi in spiaggia con Benjamin Netanyahu, proiettando un’idea di pace e prosperità che ignora le complessità del conflitto reale.

La reazione del pubblico e degli osservatori


La pubblicazione ha diviso l’opinione pubblica: c’è chi la considera una provocazione geniale e chi la giudica di cattivo gusto, viste le sofferenze della popolazione di Gaza. L’uso dell’IA per creare contenuti così eccentrici riflette lo stile comunicativo di Trump, sempre incline a stupire e polarizzare. Intanto, il video continua a circolare, alimentando discussioni sui social media.

Strategia politica o semplice show?


Questa mossa sembra inserirsi nella strategia di Trump di mantenere alta l’attenzione su di sé, mescolando politica e intrattenimento. “Trump Gaza” potrebbe essere un messaggio ai suoi sostenitori o un modo per lanciare un’idea di rinascita economica in aree di crisi. Resta da capire se dietro ci sia un progetto concreto o solo l’ennesimo capitolo della sua narrazione spettacolare.

Ci sono voluti 30 anni ma il museo di Totò potrà finalmente aprire!

Dopo tre decenni di speranze, ritardi e promesse, Napoli si prepara a inaugurare il Museo di Totò. Situato nel suggestivo Palazzo dello Spagnuolo, nel cuore del Rione Sanità, il progetto ha finalmente ricevuto l’approvazione definitiva dei fondi necessari. Un passo storico per celebrare Antonio de Curtis, il leggendario “Principe della risata”, che ha segnato la cultura italiana con il suo genio comico.


Palazzo dello Spagnuolo: una sede simbolica


Il museo troverà casa nei locali al quarto e quinto piano del Palazzo dello Spagnuolo, un gioiello barocco che incarna l’anima di Napoli. Tuttavia, un ostacolo rimane: la concessione gratuita degli spazi, in scadenza a fine 2025, richiede un rinnovo urgente. Intanto, i lavori al piano terra, con biglietteria e ascensore per disabili, procedono spediti, promettendo un’apertura entro l’anno prossimo.

Gli ultimi ostacoli superati


La strada verso il museo è stata tortuosa. Dopo anni di intoppi burocratici e oltre due milioni di euro spesi, l’acquisizione di un locale al piano terra, promesso dalla figlia di Totò, Liliana de Curtis, è stata finalizzata questo mese dagli eredi. Questo spazio, essenziale per l’accessibilità, rappresenta l’ultimo tassello per rendere il museo operativo, con un’inaugurazione attesa entro il 2026.

Un omaggio a Totò e al Rione Sanità


L’apertura del Museo di Totò non è solo un tributo all’artista, ma anche un’opportunità di riscatto per il Rione Sanità. Con i suoi cimeli, filmati e memorabilia, il museo attirerà visitatori da tutto il mondo, valorizzando un quartiere ricco di storia. Dopo 30 anni, Napoli è pronta a onorare il suo “Principe” con un luogo che ne perpetui l’eredità.

Addio al piccolo Bibas: il bimbo rapito spezza il cuore ad Israele

Funerali del piccolo Bibas: oggi, 26 febbraio 2025, una folla sconvolta ha invaso le strade verso il kibbutz Nir Oz per dire addio a Shiri Bibas e ai suoi bimbi, Ariel e Kfir, strappati alla vita dopo il rapimento di Hamas nel 2023. Palloncini arancioni, per i loro capelli rossi, hanno colorato un cielo carico di lacrime: un’intera nazione piange per questa tragedia che non dimenticherà mai.

Funerali del piccolo Bibas: il dramma che ha sconvolto tutti


Funerali del piccolo Bibas: Kfir, un neonato di 9 mesi, e Ariel, 4 anni, erano il volto innocente di un incubo. Rapiti con la mamma Shiri, sono morti prigionieri a Gaza, ritrovati solo ora. La folla, con bandiere in mano, ha urlato il suo dolore durante un funerale che sembra un pugno nello stomaco. Chi li ha uccisi? La domanda brucia ancora.

Il corteo verso Nir Oz


Un mare di gente ha accompagnato i corpi al kibbutz, tra silenzio e singhiozzi. Palloncini arancioni sono volati alti, eco di una speranza spezzata dopo mesi di appelli disperati. Hamas li ha restituiti la scorsa settimana, ma il mistero sulla loro fine avvolge tutto in un’ombra inquietante. Questo addio è un grido che Israele non può ignorare.

Lutto e rabbia: cosa nasconde questa tragedia?


Israele si ferma, piange e si interroga: come è potuto succedere? Le indagini corrono veloci, la rabbia contro Hamas esplode, ma il dolore per i Bibas resta. Un Paese unito nel lutto guarda al futuro con paura e domande senza risposta. Questa famiglia spezzata è un simbolo che segnerà la storia: nessuno dimenticherà.

Attacco shock in Francia: uomo con coltelli contro la Polizia, morto sul colpo!

Un grave episodio ha scosso la Francia nella mattinata del 26 febbraio 2025. A Dugny, nella periferia nord di Parigi, un uomo armato di due coltelli si è scagliato contro un gruppo di agenti di polizia. L’aggressione è avvenuta nei pressi di una fermata dell’autobus, dove l’individuo, seduto con un coltello in ciascuna mano, ha improvvisamente assalito le forze dell’ordine senza proferire parola. La rapidità dell’attacco ha colto di sorpresa gli agenti, costretti a reagire per difendersi.

La risposta della Polizia francese 


Di fronte alla minaccia imminente, gli agenti hanno dapprima tentato di neutralizzare l’aggressore con una pistola elettrica, ma senza successo. Uno dei poliziotti ha quindi aperto il fuoco, colpendo l’uomo al petto con un’arma da ordinanza. L’individuo è morto poco dopo a causa delle ferite riportate. La prefettura ha confermato che l’intervento è stato necessario per proteggere l’incolumità degli agenti e dei passanti presenti nella zona.

Contesto di tensione in Francia


L’episodio si inserisce in un clima di crescente allerta nel Paese, a pochi giorni da un altro attacco a Mulhouse, dove un uomo radicalizzato ha ucciso una persona e ferito cinque agenti. Sebbene non ci siano ancora dettagli sull’identità o sulle motivazioni dell’aggressore di Dugny, le autorità stanno indagando per chiarire se si tratti di un atto isolato o legato a dinamiche più ampie. La Francia rimane in stato di vigilanza per la sicurezza pubblica.

Reazioni e interrogativi


La vicenda ha riacceso il dibattito sull’uso della forza da parte della polizia e sulla gestione di situazioni di pericolo. Mentre alcuni sottolineano la prontezza degli agenti nel rispondere alla minaccia, altri si interrogano sulle circostanze che hanno portato all’escalation. Le indagini proseguono per ricostruire l’accaduto e fornire risposte a una comunità scossa da un nuovo episodio di violenza.

martedì 25 febbraio 2025

Santanchè sopravvive alla sfiducia: la Camera dice no, ma il caso esplode!

La Camera dei Deputati ha respinto oggi, 25 febbraio 2025, la mozione di sfiducia contro Daniela Santanchè, ministra del Turismo, con 206 no, 134 sì e un astenuto. Presentata da M5S, Pd e Alleanza Verdi e Sinistra, la mozione puntava a far cadere la ministra per le inchieste su Visibilia e presunte irregolarità con l’Inps. La maggioranza, guidata da Fratelli d’Italia, ha serrato i ranghi, garantendo a Santanchè la continuità al governo e dimostrando compattezza nonostante le accuse.

Santanchè: difesa e promessa di riflessione


Davanti alla Camera dei Deputati, Santanchè ha replicato alle critiche con determinazione: “Sono il male assoluto per voi, ma deciderò da sola sul mio futuro”. Ha annunciato una riflessione sulle dimissioni dopo l’udienza preliminare, guidata dal rispetto per il premier e il suo partito, denunciando una “gogna mediatica”. Il suo intervento ha scaldato i banchi della maggioranza, mentre l’opposizione contestava rumorosamente, senza però scalfire il sostegno dei suoi alleati.

Le reazioni: opposizione furiosa, maggioranza silente


L’opposizione ha attaccato duramente: si parla di “disastro morale” e di una maggioranza che “protegge l’indifendibile”. Leader come Conte e Schlein hanno criticato Meloni, accusandola di ignorare il caso, mentre Bonelli ha evocato i lavoratori delle società della ministra. Nella Camera dei Deputati, però, la maggioranza ha scelto il silenzio strategico: pochi interventi, nessun big in prima linea, solo un sostegno pragmatico espresso dal voto, con Tajani a confermare la linea di governo.

Un caso aperto tra politica e giustizia


La Camera dei Deputati ha dato ossigeno a Santanchè, ma la partita è lungi dall’essere chiusa. Le indagini giudiziarie proseguono e la ministra resta sotto pressione, con il suo destino legato sia agli sviluppi legali che a una scelta personale. Il garantismo della maggioranza ha prevalso, ma il caso continua a dividere l’opinione pubblica, lasciando intravedere possibili scossoni futuri nell’esecutivo guidato da Meloni.

Papa Francesco in bilico: critico ma vivo, il mondo trattiene il fiato!

Papa Francesco, ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma dal 14 febbraio 2025, continua a lottare contro una polmonite bilaterale che ha complicato il suo stato di salute. A 87 anni, il Pontefice presenta un quadro clinico definito critico ma stazionario, secondo gli ultimi aggiornamenti medici. L’infezione polimicrobica alle vie respiratorie ha richiesto cure intensive, ma oggi, 25 febbraio 2025, si registra una lieve stabilità, con parametri emodinamici sotto controllo e nessuna crisi respiratoria nelle ultime ore.

La battaglia contro la polmonite e l’Insufficienza renale


Il decorso della malattia è iniziato con una bronchite trascurata, aggravata da un’infezione che ha colpito entrambi i polmoni. Negli ultimi giorni, i medici hanno rilevato anche un’iniziale insufficienza renale, trattata senza allarmismi grazie a trasfusioni e ossigenoterapia a flussi ridotti. Nonostante la prognosi resti riservata, il Papa è vigile e ha persino partecipato a una messa dal suo letto d’ospedale, mostrando una tempra straordinaria che alimenta la speranza di chi lo segue.

La solidarietà mondiale per Bergoglio


La notizia delle condizioni di Papa Francesco ha mobilitato fedeli e non solo. Da San Pietro a Buenos Aires, veglie di preghiera si susseguono, mentre messaggi di sostegno arrivano da ogni angolo del pianeta. Il Pontefice, con il suo spirito resiliente, ha ringraziato per l’affetto ricevuto, chiedendo di continuare a pregare per lui. La sua forza d’animo, unita alla fede, emerge come un faro in questo momento di incertezza per la Chiesa cattolica.

Un futuro incerto ma con spiragli di speranza


I medici prevedono almeno altri sette giorni di degenza, necessari per monitorare l’evoluzione del quadro clinico. Sebbene la situazione resti delicata, l’assenza di febbre e il lieve miglioramento danno un cauto ottimismo. La storia di Papa Francesco, segnata da problemi respiratori negli ultimi anni, testimonia la sua tenacia. Ora il mondo attende, sospeso tra preoccupazione e fiducia, il prossimo bollettino sulla salute di un uomo che non smette di ispirare.

Festa di Carnevale finisce in tragedia: giovane accoltellato al petto

Una festa di Carnevale si è trasformata in tragedia a Bari Sardo, in provincia di Nuoro, nella notte tra il 1° e il 2 marzo 2025. Marco Mame...