Un grave incidente ha scosso la Tangenziale di Napoli, all’altezza della rampa di uscita di via Cilea, quando una motociclista è stato travolto da un’automobile. Il fatto è avvenuto nei giorni scorsi, in un tratto noto per il traffico intenso, soprattutto nelle ore di punta. La dinamica ha visto il motociclista perdere il controllo del mezzo dopo essere stato speronato, finendo rovinosamente a terra, mentre l’automobilista responsabile ha proseguito la sua corsa senza fermarsi.
La fuga e l’omissione di soccorso
Dopo l’impatto, la conducente dell’auto, una donna di 57 anni residente a Napoli, ha scelto di non prestare soccorso, dileguandosi rapidamente dalla scena. Questo comportamento ha aggravato la sua posizione, configurando il reato di omissione di soccorso. Il motociclista, ferito, è stato soccorso da altri utenti della strada e successivamente trasportato in ospedale, ma la responsabile è inizialmente sfuggita alle autorità.
Il ruolo delle telecamere di sorveglianza
Grazie al sistema di monitoraggio del traffico presente sulla Tangenziale, la Polizia Stradale è riuscita a ricostruire l’accaduto. Le immagini delle telecamere hanno permesso di identificare la vettura e di risalire alla proprietaria, inchiodandola alle sue responsabilità. La tecnologia si è rivelata fondamentale per trasformare una fuga apparentemente perfetta in una rapida individuazione della colpevole.
Conseguenze legali e riflessioni sulla sicurezza
La 57enne è stata denunciata per omissione di soccorso e sanzionata per una manovra di sorpasso vietata a destra, con il ritiro della patente e la decurtazione di 10 punti. Questo episodio rilancia il dibattito sulla sicurezza stradale in una città come Napoli, dove la Tangenziale è un’arteria cruciale ma spesso teatro di incidenti. Serve maggiore attenzione da parte degli automobilisti per evitare tragedie e garantire la tutela di tutti gli utenti della strada.
Nessun commento:
Posta un commento