Dopo tre decenni di speranze, ritardi e promesse, Napoli si prepara a inaugurare il Museo di Totò. Situato nel suggestivo Palazzo dello Spagnuolo, nel cuore del Rione Sanità, il progetto ha finalmente ricevuto l’approvazione definitiva dei fondi necessari. Un passo storico per celebrare Antonio de Curtis, il leggendario “Principe della risata”, che ha segnato la cultura italiana con il suo genio comico.
Palazzo dello Spagnuolo: una sede simbolica
Il museo troverà casa nei locali al quarto e quinto piano del Palazzo dello Spagnuolo, un gioiello barocco che incarna l’anima di Napoli. Tuttavia, un ostacolo rimane: la concessione gratuita degli spazi, in scadenza a fine 2025, richiede un rinnovo urgente. Intanto, i lavori al piano terra, con biglietteria e ascensore per disabili, procedono spediti, promettendo un’apertura entro l’anno prossimo.
Gli ultimi ostacoli superati
La strada verso il museo è stata tortuosa. Dopo anni di intoppi burocratici e oltre due milioni di euro spesi, l’acquisizione di un locale al piano terra, promesso dalla figlia di Totò, Liliana de Curtis, è stata finalizzata questo mese dagli eredi. Questo spazio, essenziale per l’accessibilità, rappresenta l’ultimo tassello per rendere il museo operativo, con un’inaugurazione attesa entro il 2026.
Un omaggio a Totò e al Rione Sanità
L’apertura del Museo di Totò non è solo un tributo all’artista, ma anche un’opportunità di riscatto per il Rione Sanità. Con i suoi cimeli, filmati e memorabilia, il museo attirerà visitatori da tutto il mondo, valorizzando un quartiere ricco di storia. Dopo 30 anni, Napoli è pronta a onorare il suo “Principe” con un luogo che ne perpetui l’eredità.
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