Il 5 novembre 2022, quella che doveva essere una giornata di gioia per Federica Semprini Pironi e Marco Pirini si è trasformata in un incubo. Il loro figlio Alessandro è morto poche ore dopo un parto avvenuto in casa, seguito da due ostetriche molto note nell’ambiente. Dopo un travaglio durato circa 30 ore, la coppia si è precipitata all’ospedale Infermi di Rimini, ma il neonato è nato senza vita. La vicenda ha sconvolto i genitori, che da allora lottano per ottenere giustizia, convinti che qualcosa sia andato terribilmente storto.
Le accuse della mamma alle ostetriche
Federica non ha dubbi: “Se non avessi incontrato queste ostetriche, Alessandro sarebbe vivo e sano”. Secondo la madre, le due professioniste hanno mostrato gravi lacune durante il travaglio, lasciandola sola per oltre due ore per fare colazione e non rispondendo in modo chiaro alle sue richieste di aiuto. La donna racconta di un’assistenza inadeguata, con le ostetriche che avrebbero ignorato segnali critici, come la posizione anomala del bambino, contribuendo alla tragica conclusione.
Il processo alle ostetriche
Le due ostetriche, una di Faenza e l’altra di Santarcangelo di Romagna, sono state rinviate a giudizio per omicidio colposo e lesioni alla partoriente. Il processo inizierà il 12 giugno presso il tribunale di Rimini, dopo che il gip ha respinto la richiesta di archiviazione della Procura. La difesa dei genitori sostiene che il travaglio prolungato e la gestione approssimativa abbiano causato l’asfissia del neonato, aggravata dal fatto che il bimbo fosse macrosomico, ovvero di dimensioni superiori alla norma.
La speranza di giustizia
“Io e mio marito ci aspettiamo che la giustizia faccia il suo corso”, ha dichiarato Federica, sottolineando l’importanza di evitare che altre coppie vivano lo stesso dolore. La mamma di Alessandro vede nel processo non solo una possibilità di fare luce sulla morte del figlio, ma anche un modo per evidenziare la necessità di competenze e responsabilità in un ruolo delicato come quello dell’ostetrica. La battaglia legale continua, con la coppia determinata a onorare la memoria del loro bambino.
Nessun commento:
Posta un commento