domenica 9 marzo 2025

Napoli: truffa con l’Audi da 80mila euro fallita, i due uomini sono però stati sequestrati e picchiati dal clan

A Napoli, un’audace truffa ai danni di una società di leasing si è trasformata in un incubo per due uomini. I protagonisti avevano noleggiato un’Audi del valore di 80mila euro da un’agenzia di San Giovanni a Teduccio, con l’intento di farla sparire e rivenderla, simulando un furto. Il piano sembrava semplice, ma non avevano considerato un dettaglio cruciale: l’auto era dotata di un GPS, che ha permesso di rintracciarla rapidamente. La vicenda, avvenuta nei primi giorni di marzo 2025, ha presto preso una piega drammatica.


Il clan Mazzarella entra in azione

L’agenzia di leasing, legata a personaggi vicini al clan Mazzarella, non ha accettato di buon grado la sparizione del veicolo. Dopo aver localizzato l’Audi grazie al GPS, sei individui, ritenuti affiliati al gruppo criminale, hanno teso una trappola ai truffatori. Il primo è stato attirato in un bar di Fuorigrotta con la scusa di un caffè, per poi essere minacciato e picchiato. Lo hanno costretto a rivelare il nome del complice, che ha subito la stessa sorte: sequestrato e portato in un appartamento in via Castagnola, dove la violenza è esplosa.

Sequestro e pestaggio: un interrogatorio brutale

Nell’abitazione, i due sono stati sottoposti a un “interrogatorio” feroce. Schiaffi, pugni e minacce di morte si sono susseguiti mentre i sequestratori cercavano di recuperare l’auto o il suo valore in denaro. La situazione è degenerata al punto che i vicini, allarmati dalle urla, hanno chiamato i carabinieri. L’intervento tempestivo del Nucleo Radiomobile di Napoli ha salvato i truffatori da un destino peggiore, interrompendo il pestaggio e portando all’arresto dei sei malviventi, ora in carcere in attesa di giudizio.

Le conseguenze: un caso che scuote Napoli

La vicenda mette in luce il controllo capillare della criminalità organizzata su attività apparentemente legali, come il noleggio auto. Il clan Mazzarella, noto per la sua influenza nella zona orientale di Napoli, ha dimostrato di non tollerare affronti, trasformando una truffa in una lezione brutale. I due uomini, pur colpevoli del raggiro, sono diventati vittime di una giustizia parallela, mentre le autorità continuano a indagare sui legami tra l’agenzia e la camorra, in un episodio che lascia la città a riflettere sulla pervasività del crimine.

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