venerdì 7 marzo 2025

Mara Favro: il DNA conferma la tragica fine

La vicenda di Mara Favro, la 51enne scomparsa da Susa nella notte tra il 7 e l’8 marzo 2024, ha trovato una triste conclusione. Gli esami del DNA hanno confermato che le ossa rinvenute nei boschi della Val Susa, vicino a Gravere (Torino), appartengono a lei. Il ritrovamento, avvenuto nei giorni scorsi, mette fine a un anno di ricerche e interrogativi, lasciando però aperte le domande sulle cause della sua morte.


Il ritrovamento nei boschi di Gravere

Le ossa, insieme a occhiali da sole e indumenti, sono state scoperte in una zona impervia vicino al fiume Dora, a poca distanza dalla pizzeria di Chiomonte dove Mara lavorava come cameriera. Le fratture rilevate sui resti, probabilmente successive al decesso, fanno ipotizzare che il corpo sia stato gettato in un dirupo. Le indagini si concentrano ora su questa pista, con l’autopsia in programma per chiarire la dinamica.

Un caso irrisolto per mesi

Mara era sparita dopo un turno di lavoro, lasciando un ultimo messaggio alle 6:20 in cui si lamentava del trattamento in pizzeria e annunciava di voler mollare. Da allora, il silenzio. Due persone, il titolare del locale e un ex pizzaiolo, sono indagati per omicidio e occultamento di cadavere. La famiglia, assistita legalmente, attende risposte, mentre la figlia della donna affronta il dolore di una perdita ormai certa.

L’autopsia per svelare la verità

La Procura di Torino ha disposto accertamenti tecnici, con l’autopsia fissata per il 12 marzo 2025. L’esame medico-legale sarà cruciale per stabilire se Mara sia stata uccisa e come, nonostante i resti siano limitati. La comunità della Val Susa segue con apprensione gli sviluppi, sperando che la giustizia faccia luce su un caso che ha scosso profondamente il territorio.

Nessun commento:

Posta un commento

Scontro tra petroliere: un incidente drammatico in Inghilterra

Recentemente, le acque inglesi sono state teatro di un grave incidente marittimo che ha coinvolto una petroliera e una nave portacontainer. ...