Un macabro ritrovamento ha sconvolto Limena, in provincia di Padova, dove un uomo di 80 anni è stato scoperto senza vita all’interno di un armadio della sua abitazione in via Papa Giovanni XXIII. Il corpo, chiuso in due sacchi neri, è stato rinvenuto il 5 marzo 2025 da una conoscente dell’anziano, insospettita dalla sua prolungata assenza. La scena ha immediatamente fatto scattare l’allarme, portando i carabinieri sul posto per avviare le indagini.
Arrestato il coinquilino: è il principale sospettato
Le indagini si sono concentrate su un 45enne che da alcuni mesi viveva con la vittima. Dopo il ritrovamento, l’uomo si era reso irreperibile, ma è stato rintracciato e arrestato nella tarda serata del 6 marzo a Padova, vicino alla stazione. Gli inquirenti lo considerano il principale sospettato dell’omicidio, anche se i motivi del gesto restano ancora da chiarire.
Dettagli agghiaccianti emersi dall’autopsia
L’autopsia, eseguita nelle ore successive al ritrovamento, ha rivelato che l’anziano sarebbe stato ucciso con un colpo alla testa, probabilmente inferto con un oggetto contundente. La morte risalirebbe ad alcuni giorni prima della scoperta del corpo. La dinamica suggerisce un delitto premeditato, con il cadavere occultato nell’armadio per ritardarne il ritrovamento, un dettaglio che ha sconvolto la tranquilla comunità di Limena.
Un caso che scuote il Padovano
Il caso ha generato grande attenzione nella zona, dove l’80enne era conosciuto come una persona riservata. I carabinieri stanno indagando sulla relazione tra i due coinquilini, cercando di ricostruire eventuali litigi o tensioni. Intanto, il 45enne resta in custodia cautelare, in attesa di ulteriori sviluppi. La vicenda lascia aperte molte domande, mentre la comunità locale si interroga su come un episodio così tragico possa essere avvenuto in un contesto apparentemente sereno.
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