Nella serata del 5 marzo 2025, una palazzina di cinque piani è crollata nel quartiere San Pasquale di Bari, tra via De Amicis e via Pinto. L’edificio, dichiarato pericolante e sgomberato ufficialmente nel febbraio 2024, è collassato intorno alle 18:30, generando panico tra i residenti. Nonostante l’ordinanza di evacuazione, si teme che alcune persone siano rimaste all’interno, alimentando l’ipotesi di possibili feriti intrappolati sotto le macerie.
Le operazioni di soccorso: si cerca una donna dispersa
I vigili del fuoco, supportati da polizia, carabinieri e unità cinofile, sono al lavoro senza sosta per scavare tra i detriti. L’attenzione è concentrata su una donna anziana, una 70enne che abitava al quarto piano e che, secondo alcune testimonianze, avrebbe continuato a vivere nell’immobile nonostante il divieto. Il suo telefono squilla a vuoto sotto le macerie, un segnale che tiene viva la speranza di trovarla in vita.
Le cause del crollo: un edificio a rischio da tempo
La palazzina, situata in una zona semicentrale della città, era da tempo sotto osservazione per problemi strutturali. I lavori di consolidamento erano iniziati solo di recente, ma non abbastanza in fretta da evitare la tragedia. Testimoni riferiscono che l’edificio veniva usato come rifugio temporaneo anche dopo lo sgombero, sollevando interrogativi sulla gestione della sicurezza e sul rispetto delle ordinanze da parte dei residenti.
La reazione della comunità e delle autorità
Il sindaco di Bari, accorso sul posto, ha sottolineato l’urgenza di verificare la presenza di persone all’interno, definendola la priorità assoluta. La zona è stata isolata, con viale della Repubblica chiuso al traffico, mentre i residenti si sono riversati in strada, sconvolti dall’accaduto. La vicenda ha scosso la comunità locale, riaccendendo il dibattito sulla sicurezza degli edifici storici e sulla necessità di interventi tempestivi per prevenire simili disastri.
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