Questa mattina, 7 marzo 2025, la Polizia di Stato ha arrestato a Milano un uomo di 37 anni di nazionalità turca, accusato di gravi reati legati al terrorismo. L’operazione, coordinata dalla sezione distrettuale antiterrorismo della Procura di Milano, ha portato alla notifica di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip. Il soggetto, già detenuto, è sospettato di appartenere a una banda armata transnazionale che opera con modalità terroristiche, coinvolta in omicidi, attentati e traffici illeciti.
Un’organizzazione criminale senza confini
Le indagini hanno rivelato che l’arrestato faceva parte di un gruppo guidato da un leader che, nonostante fosse agli arresti domiciliari in Italia, continuava a orchestrare attività criminali. Questo sodalizio gestiva un vasto traffico di armi e sostanze stupefacenti, oltre a favorire l’immigrazione clandestina tramite la rotta balcanica. Tra i reati contestati spiccano un attentato sventato in Turchia a una fabbrica di alluminio e l’omicidio di un cittadino turco a Berlino, avvenuto il 10 marzo 2024.
Dagli arresti domiciliari al comando della banda
L’organizzazione criminale si è distinta per la sua capacità di operare oltre i confini nazionali. Il capo, arrestato nel maggio 2024 insieme ad altri 20 complici in un’operazione che ha coinvolto Italia, Svizzera, Bosnia e Olanda, dirigeva le attività dal nostro Paese. Grazie alla collaborazione con l’Interpol e la polizia turca, è stato possibile bloccare un attacco pianificato tra il 19 e il 20 marzo 2024, dimostrando l’efficacia delle sinergie internazionali nel contrasto al terrorismo.
Ruolo chiave: traffico di armi e omicidio
Il 37enne arrestato oggi è ritenuto un elemento di spicco del gruppo, con un ruolo attivo nella compravendita di pistole Glock e altre armi utilizzate dalla banda. Le autorità lo considerano uno dei mandanti dell’omicidio di Berlino, eseguito in collaborazione con il leader dell’organizzazione. Questo arresto rappresenta un duro colpo a una rete criminale che minacciava la sicurezza non solo italiana, ma europea, confermando l’impegno delle forze dell’ordine nel garantire la protezione dei cittadini.
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