La sera del 22 febbraio 2025, un drammatico incidente ha sconvolto Serra Riccò, vicino Genova. Un ragazzo di 22 anni, Pavel Garbarino, alla guida di una jeep, ha travolto uno scooter uccidendo sul colpo Barbara Wojcik, 35 anni, madre di un adolescente. L’impatto, avvenuto sulla strada provinciale 2, è stato violentissimo: il giovane ha invaso la corsia opposta, senza lasciare scampo alla donna, che rientrava a casa dopo un breve giro.
Il gesto estremo dopo il riconoscimento della vittima
Sceso dall’auto illeso, Pavel ha riconosciuto Barbara, una conoscente della zona. Sopraffatto dal dolore e forse dal senso di colpa, ha preso un taglierino dal veicolo e si è tolto la vita tagliandosi la gola. La scena, avvenuta sotto gli occhi dei primi soccorritori, ha lasciato la comunità di Sant’Olcese attonita. Entrambi erano figure note: lei, volontaria in un circolo locale, lui, operaio con una passione per i motori.
La patente restituita e la passione per la velocità
Solo sette giorni prima, Pavel aveva riottenuto la patente, sospesa dopo un precedente incidente senza gravi conseguenze. La sua passione per la velocità emergeva anche da un libro da lui scritto, un e-book in cui esplorava il brivido della guida come fuga dalla solitudine. Gli inquirenti stanno analizzando la dinamica: nessuna frenata sull’asfalto e le immagini della dashcam confermano l’alta velocità. Si indaga su un possibile malore o distrazione.
Lutto e interrogativi per Sant’Olcese
La procura di Genova ha disposto l’autopsia su entrambi per chiarire le cause del decesso di Pavel e la dinamica dell’incidente. Intanto, Sant’Olcese piange due vite spezzate: il comune ha annullato gli eventi di Carnevale e valuta il lutto cittadino. La vicenda lascia aperto il dibattito sulla sicurezza stradale e sul peso emotivo di tragedie così intime, in una comunità dove tutti si conoscevano.
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