Una valanga improvvisa ha sconvolto la quiete delle Dolomiti bellunesi il 16 marzo 2025, nella zona di Forcella Giau, un valico alpino tra Cortina d’Ampezzo e la Val Fiorentina. Il distacco, avvenuto in una giornata apparentemente tranquilla, ha fatto scattare l’allarme per la possibile presenza di persone travolte sotto la neve. L’evento ha mobilitato immediatamente le squadre di soccorso, con un intervento rapido e coordinato che ha coinvolto elicotteri e unità cinofile, evidenziando la gravità della situazione in una delle aree montane più amate d’Italia.
Soccorsi in azione: tre elicotteri sul posto
L’intervento del Soccorso Alpino è scattato senza indugi: le squadre di Cortina e delle zone limitrofe si sono precipitate sul luogo della valanga, supportate da tre elicotteri equipaggiati con unità cinofile specializzate nella ricerca sotto la neve. La zona di Forcella Giau, nota per la sua bellezza naturale e le piste frequentate da sciatori ed escursionisti, è stata isolata per consentire le operazioni di ricerca. Al momento, non è chiaro se ci siano effettivamente dispersi, ma la priorità è verificare ogni possibile scenario.
Un pericolo sempre in agguato sulle Dolomiti
Le Dolomiti, patrimonio Unesco, sono un paradiso per gli amanti della montagna, ma nascondono insidie come le valanghe, soprattutto in primavera, quando le temperature oscillano e il manto nevoso diventa instabile. L’episodio di Forcella Giau richiama l’attenzione sui rischi di un territorio tanto affascinante quanto imprevedibile. Gli esperti sottolineano che il pericolo valanghe è accentuato dalle recenti nevicate e dal vento, fattori che possono trasformare pendii apparentemente sicuri in trappole mortali.
La solidarietà della montagna: comunità in ansia
La notizia della valanga ha scosso le comunità locali e i frequentatori delle Dolomiti, che ora attendono con il fiato sospeso gli aggiornamenti dai soccorritori. Forcella Giau, punto di passaggio tra due valli suggestive, è un luogo simbolo per il turismo montano, e l’evento richiama l’importanza di una preparazione adeguata per chi si avventura in quota. Intanto, la macchina dei soccorsi continua a operare senza sosta, testimoniando la dedizione di chi veglia sulla sicurezza di queste montagne spettacolari.
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