Lucia Simeone, collaboratrice di lunga data dell’eurodeputato di Forza Italia Fulvio Martusciello, è stata arrestata a Caserta il 20 marzo 2025. La donna, originaria di Ercolano, è stata fermata dalla Polizia di Stato in un bed and breakfast a Santa Maria Capua Vetere, su mandato di arresto europeo emesso dalle autorità belghe. Le accuse sono pesanti: associazione a delinquere, riciclaggio e corruzione. Dopo l’arresto, è stata trasferita nel carcere di Secondigliano, a Napoli, dove attende l’interrogatorio fissato per sabato 22 marzo. Il caso ha subito attirato l’attenzione per il suo legame con il “caso Huawei”, un’inchiesta che scuote il Parlamento europeo.
Il ruolo di Lucia Simeone: una fidata collaboratrice
Nota anche come Luciana, Simeone era molto più di una semplice assistente: era la segretaria personale di Martusciello, una figura di fiducia che gestiva i suoi uffici al Parlamento europeo. La sua posizione strategica le permetteva di avere un ruolo chiave nella gestione delle attività dell’eurodeputato, rendendo il suo arresto un duro colpo per il politico di Forza Italia. L’indagine belga, che l’ha portata dietro le sbarre, sembra legata a un presunto scandalo di corruzione che coinvolge lobbisti del colosso cinese Huawei, accusati di aver influenzato eurodeputati per favorire gli interessi di Pechino in Europa.
Le accuse e l’inchiesta: un’ombra su Huawei
Al centro del caso ci sarebbero attività illecite legate a finanziamenti e pressioni da parte di Huawei, emerse dopo perquisizioni al Parlamento europeo che hanno toccato anche gli uffici di Forza Italia. Le autorità belghe indagano su una rete di lobbisti che avrebbero corrotto diversi eurodeputati, tra cui si ipotizza un coinvolgimento indiretto di Martusciello, primo firmatario di una lettera del 2021 contro le limitazioni al 5G europeo. Le accuse contro Lucia Simeone – associazione a delinquere, riciclaggio e corruzione – suggeriscono un ruolo attivo in questa rete, anche se i dettagli dell’inchiesta rimangono ancora poco chiari.
Reazioni e conseguenze: il futuro di Martusciello in bilico
L’arresto di Lucia Simeone ha scatenato un terremoto politico. Sebbene Martusciello non risulti indagato, il suo nome è inevitabilmente associato allo scandalo, anche per un secondo filone d’indagine della Procura europea su presunte irregolarità nelle note spese. La difesa di Simeone, affidata all’avvocato napoletano Antimo Giaccio, punta a chiarire le accuse durante l’interrogatorio. Intanto, il caso getta un’ombra sul coordinatore regionale di Forza Italia in Campania, con possibili ripercussioni sulla sua carriera politica e sull’immagine del partito a livello europeo.
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