Caserta si consacra come capitale dell’innovazione italiana grazie a Inhuse, riconosciuto come il miglior hub d’innovazione del Paese e 18esimo in Europa. Questo prestigioso risultato emerge da una classifica internazionale che valuta le performance delle startup, la qualità della mentorship e il gradimento di investitori e imprenditori. Un traguardo che pone la città campana davanti a realtà consolidate come il Politecnico di Milano, segnando un punto di svolta per il Mezzogiorno.
Un modello di successo nato nel Sud
Inhuse, nato nel 2020 a Caserta, ha trasformato il concetto di incubatore, offrendo alle startup assistenza tecnica, legale ed economica gratuita. Il suo approccio innovativo include formazione accreditata e supporto per accedere a mercati internazionali, fino al trasferimento tecnologico e alla quotazione in borsa. Tra i successi spicca Lightscience, un progetto che rivoluziona gli esami del sangue con una tecnologia semplice ed efficace.
Ribaltare la narrazione: il Sud che compete
Per anni si è detto che il Sud Italia non potesse competere con i grandi centri europei come Londra o Berlino. Il riconoscimento di Inhuse dimostra il contrario: il Mezzogiorno può essere protagonista dell’ecosistema innovativo globale. Superando hub prestigiosi come quello della London School of Economics, Caserta si afferma come un polo capace di attrarre talenti e investimenti, cambiando il paradigma dell’innovazione italiana.
Verso un futuro di crescita e collaborazione
Il direttore generale di Inhuse, Pasquale Brancaccio, sottolinea come questo successo sia solo l’inizio. L’obiettivo è rafforzare la rete tra hub italiani per rendere il sistema più competitivo in Europa. Con sedi che si espandono dalla Campania al resto d’Italia, Inhuse rappresenta un modello scalabile, dimostrando che l’innovazione può prosperare ovunque, anche lontano dalle tradizionali capitali economiche, dando al Sud un ruolo da leader.
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