mercoledì 5 marzo 2025

Addio a Bruno Pizzul: la voce storica del calcio italiano

Il mondo del calcio e del giornalismo italiano è in lutto: Bruno Pizzul si è spento all’ospedale di Gorizia all’età di 86 anni, a pochi giorni dal suo 87esimo compleanno, previsto per l’8 marzo. Icona indiscussa delle telecronache sportive, la sua voce ha accompagnato generazioni di tifosi, diventando sinonimo di passione e competenza. Ricoverato da un paio di settimane, Pizzul lascia un vuoto incolmabile nel panorama sportivo nazionale, dopo una carriera che ha segnato la storia della Rai e del calcio azzurro.


Una carriera straordinaria: dalla Rai alla Nazionale

Nato a Udine nel 1938, Pizzul entrò in Rai nel 1969, iniziando un percorso che lo avrebbe consacrato come voce della Nazionale italiana dal 1986 al 2002. Per sedici anni ha narrato le gesta degli Azzurri in cinque Mondiali e quattro Europei, con uno stile sobrio ma coinvolgente. Memorabili le sue telecronache di Italia ’90, con le “notti magiche”, e il drammatico rigore di Baggio a USA ’94. La sua ultima partita fu un’amichevole contro la Slovenia, un addio che chiuse un’era.

Il dolore dell’Heysel e l’eredità di un maestro

Tra i momenti più intensi della sua carriera, la telecronaca della finale di Coppa dei Campioni del 1985, segnata dalla tragedia dell’Heysel, dove persero la vita 39 persone. Pizzul raccontò quel dramma con una sensibilità unica, dimostrando la sua capacità di andare oltre il semplice commento sportivo. Ex calciatore fermato da un infortunio, laureato in giurisprudenza, ha rivoluzionato il modo di narrare il calcio, lasciando un’eredità di eleganza e professionalità che ancora oggi ispira.

Il cordoglio del mondo dello sport e dei tifosi

La notizia della sua morte ha scatenato un’ondata di cordoglio. Dai social alle istituzioni sportive, in molti hanno ricordato il suo timbro inconfondibile e la sua umanità. “Una voce che ha fatto sognare l’Italia”, è stato uno dei tanti tributi. Pizzul, che non ha mai preso la patente e amava spostarsi in bici, torna ora nella sua Cormons, lasciando ai tifosi il ricordo di un uomo semplice che ha reso indimenticabili le emozioni del calcio italiano.

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