mercoledì 12 marzo 2025

Incidente shock: donna muore schiacciata da una palma in piazza

Una tragedia ha sconvolto Genova nel primo pomeriggio di mercoledì 12 marzo 2025. In piazza Paolo da Novi, nel cuore del quartiere della Foce, una donna di 58 anni ha perso la vita, travolta da una palma che è crollata improvvisamente. L’incidente, avvenuto sotto gli occhi di passanti attoniti, ha lasciato la città in lutto e ha acceso polemiche sulla sicurezza del verde urbano. I soccorsi, arrivati tempestivamente con ambulanze, vigili del fuoco e polizia locale, non hanno potuto fare nulla: la donna è deceduta poco dopo essere stata trasportata in ospedale, a causa delle gravi ferite riportate.


Il crollo improvviso: una palma “monitorata”

La palma, alta e apparentemente imponente, era sotto osservazione da tempo. Secondo le autorità del Municipio Medio Levante, l’albero era dotato di microchip per monitorarne la stabilità, ma qualcosa è andato storto. La pianta, che mostrava un’inclinazione sospetta da anni, non avrebbe dato segnali di cedimento imminente. Le raffiche di vento che hanno colpito la città potrebbero aver contribuito al disastro, ma resta il dubbio: i sistemi di controllo erano davvero efficaci? La vicenda ha riacceso il dibattito sulla manutenzione delle aree verdi nelle città italiane.

L’intervento dei soccorsi e le prime indagini

Sul posto sono intervenuti immediatamente i sanitari della Croce Bianca e l’automedica del 118, supportati dai vigili del fuoco che hanno liberato il corpo della vittima dalle fronde. Nonostante i tentativi di rianimazione, la donna non ce l’ha fatta. La polizia locale e i carabinieri hanno delimitato l’area per consentire i rilievi, mentre il pubblico ministero ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. Le indagini si concentrano ora sullo stato della palma e sulla responsabilità di chi doveva garantirne la sicurezza, con l’amministrazione comunale chiamata a rispondere.

Una tragedia che fa nascere interrogativi

La comunità genovese piange una vita spezzata in modo così assurdo e improvviso. La vittima, una passante come tante, si trovava nel posto sbagliato al momento sbagliato. “Era monitorata, ma non abbastanza”, ha dichiarato sgomenta la presidente del Municipio, sottolineando la frustrazione per un sistema che ha fallito. Questo dramma pone interrogativi urgenti: come evitare che tragedie simili si ripetano? La gestione del verde pubblico, tra sensori e controlli, deve essere ripensata per tutelare i cittadini, trasformando piazze e strade in luoghi sicuri, non in scenari di pericolo.

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