mercoledì 12 marzo 2025

Il narcos shiacciato dai clan corre dai Carabinieri: arrestatemi o mi uccidono!

Un narcos, sommerso dai debiti con tre temuti clan camorristici, si è consegnato ai carabinieri di Cercola con 13 grammi di cocaina, supplicando: "Arrestatemi, mi vogliono morto". Coinvolto nel traffico di droga per i Mazzarella, i De Micco e i Di Lauro, l’uomo ha visto la sua vita trasformarsi in un inferno di minacce e ritorsioni. Con un debito complessivo di oltre 200mila euro, la paura di essere eliminato lo ha spinto a cercare salvezza nell’arresto, un atto disperato per sfuggire alla vendetta dei boss.


Un debito insostenibile: la spirale della paura

La sua attività di garante nello spaccio tra Napoli e la provincia si è sgretolata dopo arresti e sequestri che lo hanno reso incapace di pagare i clan. I Mazzarella pretendevano 180mila euro, i De Micco 21mila, mentre i Di Lauro lo braccavano per una partita di droga da 7-8mila euro. La tensione era palpabile: due suoi conoscenti erano stati sequestrati, e lui stesso aveva subito un tentativo di avvelenamento in carcere, con candeggina versata nella sua acqua.

Dalla confessione alla rete criminale svelata

La sua resa ai carabinieri ha dato il via a un’indagine della Direzione Distrettuale Antimafia, culminata in dieci misure cautelari, di cui cinque in carcere. Le sue rivelazioni hanno permesso di colpire un’organizzazione attiva tra Ponticelli e Cercola, legata ai Mazzarella e ai De Luca Bossa-Minichini. La cocaina consegnata è diventata la prova chiave per smantellare una rete di spaccio e violenze, trasformando la sua paura in un’arma contro i clan che lo minacciavano.

Il passo indietro: terrore per i cari

Nell’aprile 2023, però, il narcos ha ritrattato tutto, giustificando il silenzio con il rifiuto dei familiari di seguirlo come collaboratore di giustizia. Gli inquirenti sospettano che dietro questa decisione ci sia il timore di ritorsioni sui suoi cari, un’ombra che pesa su chi vive nel mondo della camorra. La sua vicenda riflette il dramma di un’esistenza sospesa tra le minacce dei clan e il peso delle scelte, dove anche la salvezza ha un costo altissimo.

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