Il 5 marzo 2025, un boato ha squarciato il silenzio di via Edmondo De Amicis, nel quartiere Carrassi di Bari, quando una palazzina di cinque piani è crollata improvvisamente. Tra le macerie, una voce flebile ha dato speranza ai soccorritori: era Rosalia De Giosa, una donna di 74 anni intrappolata da oltre 24 ore. Dopo un’intensa operazione di salvataggio, la donna è stata estratta viva, diventando il simbolo di una tragedia sfiorata e della tenacia dei soccorsi.
Una palazzina pericolante e il crollo improvviso
L’edificio, dichiarato inagibile il 24 febbraio 2024 a causa di un pilastro centrale compromesso, era stato sgomberato dal Comune di Bari. Nonostante ciò, Rosalia, che viveva al quarto piano, tornava spesso nel suo appartamento. Il crollo, avvenuto poco prima delle 19 di mercoledì, ha colto di sorpresa il quartiere, ma i lavori di consolidamento iniziati una settimana prima non sono riusciti a impedire il disastro. La Procura ha aperto un’inchiesta per crollo colposo.
L’operazione di soccorso: 24 Ore di speranza
I vigili del fuoco, supportati da squadre provenienti da diverse città pugliesi e da unità cinofile, hanno scavato senza sosta tra i detriti. Dopo aver individuato Rosalia nel vano scale, dove probabilmente si trovava nel tentativo di fuggire, i soccorritori hanno lavorato con delicatezza per liberarla. Le operazioni, definite complesse, sono durate ore, ma la determinazione ha prevalso: la 74enne è stata estratta viva, accolta dall’emozione dei familiari e dei presenti.
Rosalia estratta viva tra gli applausi
Portata al Policlinico di Bari, Rosalia è apparsa in buone condizioni, nonostante il trauma. I suoi figli, Katia, Rosanna e Gaetano, l’hanno raggiunta subito dopo il salvataggio. La vicenda ha scosso la città, sollevando interrogativi sulla sicurezza degli edifici a rischio. La storia di Rosalia De Giosa, sopravvissuta contro ogni previsione, resterà impressa come un esempio di resilienza e di speranza in una Bari ferita ma unita.
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