martedì 4 marzo 2025

Dazi cinesi: una risposta alle mosse Usa

La Cina ha introdotto nuovi dazi su merci americane a partire dal 10 marzo 2025, in risposta alle tariffe del 10% imposte dagli Stati Uniti sulle importazioni cinesi. Le misure di Pechino prevedono un aumento del 15% su prodotti agricoli come pollame, grano, cotone e mais, e del 10% su altri beni statunitensi. Questo escalation segna un nuovo capitolo nella guerra commerciale tra le due superpotenze, con Pechino che promette di contrastare con fermezza ogni ulteriore pressione economica da parte di Washington.


Impatti sull’agroalimentare americano

I dazi cinesi colpiscono duramente il settore agroalimentare Usa, un pilastro delle esportazioni verso la Cina. Prodotti come i semi di soia e il pollame, già al centro di precedenti dispute commerciali, subiranno un aumento dei costi che potrebbe ridurre la competitività americana sul mercato cinese. Gli agricoltori statunitensi, già provati da anni di tensioni commerciali, si preparano a un contraccolpo economico significativo, mentre Pechino cerca di diversificare le sue fonti di approvvigionamento.

Una guerra commerciale senza vincitori

La nuova ondata di dazi riflette una strategia di rappresaglia calibrata: le tariffe cinesi riguardano circa 20 miliardi di dollari di importazioni Usa, una cifra modesta rispetto ai 450 miliardi di merci cinesi tassate dagli Stati Uniti. Tuttavia, questo scambio di colpi rischia di penalizzare i consumatori di entrambe le nazioni, con prezzi in aumento per beni di consumo e materie prime. Esperti avvertono che una guerra commerciale prolungata potrebbe destabilizzare ulteriormente l’economia globale, già fragile.

Prospettive future: dialogo o escalation?

Nonostante le tensioni, la Cina ha lasciato aperta la porta al dialogo, ribadendo la necessità di negoziazioni basate sul rispetto reciproco. Gli Stati Uniti, guidati dalla politica tariffaria di Trump, sembrano invece intenzionati a mantenere la pressione, con minacce di ulteriori aumenti. Il futuro del commercio bilaterale resta incerto: una de-escalation dipenderà dalla volontà di entrambe le parti di trovare un compromesso, mentre il mondo osserva con apprensione gli sviluppi di questo scontro titanico.

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