Il Comune di Napoli ha ordinato la chiusura immediata di Edenlandia, il famoso parco divertimenti di Fuorigrotta, revocandone la licenza. La decisione, arrivata il 7 marzo 2025, ha sconvolto cittadini e visitatori. Dopo segnalazioni preoccupanti, i sopralluoghi tecnici hanno rivelato gravi carenze nella manutenzione delle giostre, alcune delle quali in evidente stato di degrado. Un pericolo reale per la sicurezza ha spinto le autorità a intervenire senza esitazioni.
Stato di degrado: cosa hanno trovato i controlli
Le ispezioni condotte dalla Commissione di Pubblico Spettacolo e dalla Polizia Locale hanno messo in luce una situazione allarmante. Diverse attrazioni presentavano segni di usura avanzata, con parti arrugginite e manutenzione trascurata da tempo. Gli esperti hanno sottolineato che l’assenza di interventi regolari e certificazioni aggiornate rendeva le giostre un rischio concreto per chi le utilizzava, portando alla drastica revoca della licenza.
Edenlandia: un simbolo di Napoli in bilico
Inaugurato nel 1965, Edenlandia è stato per decenni un punto di riferimento per famiglie e bambini, diventando il primo parco a tema d’Europa. Dopo anni di crisi, rilanci e riaperture – l’ultima nel 2018 – questa chiusura rappresenta un duro colpo per la città. La perdita di un’icona culturale lascia un vuoto nell’offerta di intrattenimento locale e pone interrogativi sul futuro di un luogo che ha fatto sognare generazioni di napoletani.
Il futuro del parco: ricorso e speranze
I gestori del parco non ci stanno e hanno annunciato un ricorso urgente al Tar, definendosi sbalorditi dalla decisione. Per riaprire, dovranno presentare un piano di messa in sicurezza, sottoporsi a nuovi controlli e ottenere le certificazioni necessarie. La comunità spera in una soluzione rapida, ma per ora Edenlandia rimane chiuso, in attesa di capire se tornerà a far girare le sue giostre o se questo sia l’ennesimo capitolo di una storia travagliata.
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