Il tennista italiano Jannik Sinner, attuale numero uno del mondo, ha raggiunto un accordo con la World Anti-Doping Agency (WADA) che prevede una squalifica di tre mesi, dal 9 febbraio al 4 maggio 2025. Questa decisione conclude il caso legato alla positività al Clostebol, una sostanza proibita, riscontrata durante il torneo di Indian Wells nel marzo 2024. Grazie a questo patteggiamento, Sinner eviterà il giudizio del Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) previsto per aprile e potrà tornare in campo in tempo per partecipare agli Internazionali BNL d'Italia a Roma.
La positività al Clostebol e le indagini successive
Nel marzo 2024, durante il torneo di Indian Wells in California, Sinner è risultato positivo al Clostebol in due test antidoping effettuati a una settimana di distanza. La quantità rilevata era minima e, secondo le indagini, l'assunzione sarebbe avvenuta in modo accidentale attraverso un massaggio terapeutico. Il fisioterapista del tennista avrebbe utilizzato un farmaco contenente Clostebol per trattare un taglio sulla mano di Sinner e, durante un successivo massaggio senza guanti, la sostanza sarebbe stata trasferita sulla pelle dell'atleta, causando la positività ai test.
L'assoluzione iniziale e il ricorso della WADA
Ad agosto 2024, un tribunale indipendente dell'International Tennis Integrity Agency (ITIA) aveva assolto Sinner da ogni accusa, accettando la spiegazione dell'assunzione involontaria della sostanza proibita. Tuttavia, la WADA ha presentato ricorso al TAS, sostenendo che, secondo le normative antidoping, un atleta è responsabile anche delle azioni del proprio entourage. La WADA ha richiesto una squalifica compresa tra uno e due anni, mettendo in discussione la decisione iniziale dell'ITIA.
Il patteggiamento e le dichiarazioni di Sinner
A pochi mesi dall'udienza presso il TAS, prevista per il 16 e 17 aprile 2025, Sinner e la WADA hanno raggiunto un accordo di patteggiamento. In base a questo accordo, il tennista accetta una squalifica di tre mesi senza ammettere colpevolezza, mantenendo i titoli e i punti ATP conquistati fino a quel momento. In una nota ufficiale, Sinner ha dichiarato: "Questo caso mi ha tenuto in sospeso per quasi un anno e il processo era ancora lungo, con una decisione che forse sarebbe stata presa solo alla fine dell'anno. Ho sempre accettato di essere responsabile per la mia squadra e mi rendo conto che le rigide regole della WADA sono un'importante protezione per lo sport che amo. Su questa base, ho accettato l'offerta della WADA di risolvere questi procedimenti sulla base di un accordo per una sanzione di tre mesi".
La squalifica decorre dal 9 febbraio 2025 e terminerà il 4 maggio 2025, permettendo a Sinner di tornare ad allenarsi ufficialmente a partire dal 13 aprile 2025. Questo gli consentirà di partecipare agli Internazionali BNL d'Italia a Roma, un appuntamento importante nel calendario tennistico. Il presidente della Federazione Italiana Tennis, Angelo Binaghi, ha commentato: "È la prima volta che una vergognosa ingiustizia ci rende felici, perché il primo pensiero è per il ragazzo, che vede finire un incubo. Questo accordo certifica l'innocenza di Jannik, la sua assoluta non colpevolezza, e gli consente finalmente di rasserenarsi e pianificare il suo futuro con un grande rientro agli Internazionali BNL d'Italia a Roma, dove tutta l'Italia lo accoglierà come merita".
La WADA, nel suo comunicato ufficiale, ha riconosciuto che Sinner non aveva intenzione di barare e che l'esposizione al Clostebol non gli ha fornito alcun vantaggio in termini di prestazioni, attribuendo l'incidente alla negligenza di alcuni membri del suo staff. Tuttavia, in base al Codice Antidoping, l'atleta è ritenuto responsabile delle azioni del proprio entourage, rendendo necessaria l'imposizione di una sanzione.
Questo caso evidenzia l'importanza della vigilanza e della responsabilità all'interno dei team sportivi, sottolineando come anche errori non intenzionali possano avere conseguenze significative sulla carriera degli atleti.
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